La costellazione della Bilancia è composta da stelle deboli che un tempo facevano parte della vicina costellazione dello Scorpione. E’ l’unica costellazione dello zodiaco che non ha sembianze di essere animato.
La sua figura risale ai sumeri e solo più tardi fu trasformata nelle chele dello Scorpione dai greci. Il nome delle sue stelle principali ne è una chiara testimonianza: alpha Librae è detta Zubenelgenubi dall’arabo "al zuban al janubiyyah" ovvero la "chela meridionale", ß Librae è detta Zubeneschamali dall’arabo "al zuban al shamaliyya" ovvero la "chela settentrionale".
La restaurazione dell’antico segno zodiacale fu voluto da Giulio Cesare con l’introduzione del suo calendario giuliano. Inoltre si fece ritrarre sulle sue monete con una bilancia in mano raffigurandosi come un dispensatore di giustizia. Quando gli astronomi trasformarono definitivamente le chele nella bilancia, fu naturale immaginare che l’oggetto fosse tenuto sollevato dalla vicina Vergine, identificata con la dea greca della giustizia, Dike o Astrea. Per questi motivi la bilancia divenne simbolo dell’equità universale e della giustizia.
Rubes Turchetti