20/03/2009 | Immagine di Rolando LIGUSTRI |
Ripresa dall'Osservatorio Astronomico di Talmassons (Ud) |
Sezione Galassie |
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GALASSIA M 66 / NGC 3627 (SPIRALE Sb) | ||||
Catalogata anche come UGC6346 / MCG2-29-19 / MESS66 / PGC 34695 | ||||
Ascensione retta: 11h 20m 11.9s; declinazione: +12° 59' 59" (J2000.0) | ||||
Dimensioni: 9,2'x4,2'; angolo di posizione: 172°; magnitudine: 9,6 | ||||
L'immagine qui presentata mostra la bella galassia spirale M 66 (NGC 3627), situata nella costallazione del Leone (LEO-Leo); essa fu descritta dal Dreyer come: B,VL,ME150,MBM,2*NP.
La galassia viene osservata da un angolo di vista quasi frontale (latitudine polare della galassia); si notano due bracci a spirale che s'avvolgono attorno al nucleo e, sempre nel piano equatoriale, le
vaste nubi di materia oscura (polveri e gas), oltre che le brillanti regioni HII (d'idrogeno ionizzato, quindi senza il suo unico elettrone) lungo i bracci della spirale. In basso a sinistra del nucleo
si vede una sequenza di regioni HII che ruotano verso l'alto a sinistra, le quali "definiscono" il braccio sinistro della spirale. Esse "mappano" la distribuzione dell'idrogeno lungo i bracci, soprattutto
perchè ad esso è sovente associato l'idrogeno neutro, composto dall'unico protone con il suo elettrone, che però non risulta visibile in immagini di questo tipo. Le nubi HII sono
ionizzate principalmente dalle giovani e calde stelle bianco-azzurre, le quali emettono radiazione elettromagnetica prevalentemente nella banda ultravioletta. Queste stelle giganti o supergiganti si
trovano nei primi stadi della loro vita; un loro tipico esempio sono le tante stelle bianco-azzurre che si notano nella costellazione di Orione. Molte di esse si sono formate a causa di ripetute
esplosioni di supernova che hanno prodotto potenti onde di densità che si propagano nel "mezzo intergalattico", le quali
hanno compresso il gas e le polveri presenti nelle nubi intergalattiche, creando dei centri di addensamento locali nelle nubi. Questi, successivamente, hanno iniziato ad attrarre la materia circostante,
fatto collassare le nubi e dato il via alla formazione delle future protostelle. Quest'immagine è da 900x600 pixel, ha a 16,8 milioni di colori ed occupa 4,2 MB di memoria, qui compressi a 126 KB. Cliccandola l'aprirete a 1056x704 pixel. | ||||
Telescopio Riflettore: Newton da 350mm di diametro; lunghezza focale: 1750mm; f/5 | ||||
CCD: SBIG ST10XME | ||||
Tempo di integrazione luminanza: somma di 10 pose da 180s in binning 2x2 | ||||
Tempo di integrazione crominanza B: somma di 4 pose da 180s in binning 3x3 | ||||
Tempo di integrazione crominanza V: somma di 3 pose da 180s in binning 3x3 | ||||
Tempo di integrazione crominanza R: somma di 2 pose da 180s in binning 3x3 | ||||
Una prima immagine del 24/08/1996 (ore 20:25 TU) fu pubblicata sulla rivista Nuovo Orione. Fu sostituita nel sito il 24 luglio 2000 da quella pubblicata qui sotto (del 08/04/2000 ore 21:00). Essa, a sua volta, fu sostituita da quella di inizio pagina il 21/03/2009. | ||||
08/04/2000 21 circa T.U. |
Immagine di Rolando LIGUSTRI |
Ripresa da Talmassons (Ud) |
Sezione Galassie |
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Telescopio Riflettore: MEADE 8"; f/6,3 | ||||
CCD: SBIG ST7 | ||||
Tempo di integrazione luminanza: somma di 2 pose da 90s in binning 2x2 | ||||
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