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Macchina fotografica : Yashica FX-3 | ||||
Obiettivo fotografico : 300 mm. di focale | ||||
Pellicola : Kodak Gold 100 iso | ||||
Tempo di esposizione : vari |
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NOTA BENE: ogni autore è responsabile delle opere inviate e ne garantisce loriginalità e la proprietà.
Si declina ogni responsabilità.
La mattina del 21 gennaio 2000 la Luna entrò in eclisse totale per circa 1 ora e 18 minuti.
I tempi (centrati per Roma) delle varie fasi furono:
Inizio penombra: 02:02:52 TU (angolo di posizione 86°)
Inizio ombra: 03:01:26 TU (angolo di posizione 80°)
Inizio totalità: 04:04:34 TU (angolo di posizione 238°)
Massimo dell'eclisse: 04:43:27 TU
Fine totalità: 05:22:20 TU (angolo di posizione 135°)
Fine ombra: 06:25:26 TU (angolo di posizione 294°)
Fine penombra: 07:24:03 TU (angolo di posizione 288°)
Al massimo dell'eclisse la Luna è stata allo zenit a Puerto Rico; il bordo nord della Luna
passò a 1,4 primi d'arco a sud dell'asse dell'ombra, mentre il bordo sud distava 10,9 primi
d'arco dal bordo sud dell'ombra. Con queste condizioni geometriche il bordo sud è stato molto
più chiaro di quello nord, come si può vedere dalle immagini sopra riportate.
Durante la totalità sono state visibili le immersioni e le emersioni dell'ombra di numerose
formazioni lunari: rilevare questi tempi avrebbe permesso di determinare l'allargamento del
cono d'ombra terrestre provocato dallo strato atmosferico. Tale cronometraggio si è dimostrato
impossibile a causa della forte e perdurante copertura nuvolosa; ci riserveremo di tentarlo alla
prossima occasione. Essendo questa l'unica eclisse di Luna visibile dall'Italia, si dovrà
aspettare un altro anno.
Ricordo che nel 2000 avvengono quattro eclissi parziali di Sole (5 febbraio, 1 luglio, 31 luglio
e 25 dicembre) e due eclissi totali di Luna (21 gennaio e 16 luglio).In Italia è stata visibile
solamente quella di Luna del 21 gennaio.
La gallery d'immagini qui sopra è riuscita a coprire abbastanza bene l'evoluzione temporale
del fenomeno, ma è stata funestata, come spesso accade nella nostra regione, da una coltre di
nuvole spesse e persistenti. Io ho avuto nuvole per circa due ore e tre quarti su tre ore e
mezza complessive del fenomeno, mentre Marco Candotti, l'altro autore delle immagini sopra
riportate, ha avuto circa due ore e un quarto di nuvole, ma meglio distribuite temporalmente di
me.
Infatti ho perso tutti e quattro i contatti (!), soprattutto il 2° (quello dell'inizio della
totalità, che ho iniziato a vedere quasi 25 minuti dopo l'inizio). Il 4° contatto non era
proprio visibile, in quanto la Luna era già tramontata.
E' stata la prima volta che mi sono cimentato da solo con uno zoom da 300 mm, ma la copertura
nuvolosa ha allungato parecchio i tempi minimi di ripresa, portandomi inevitabilmente a
parecchie riprese sottoesposte, per non andare in immagini "strisciate" a causa del movimento
relativo della Luna (non disponendo di cavalletto e motore d'inseguimento). La gallery sopra
riportata rimane una testimonianza del lavoro comunque fatto di due soci, ma se il cielo fosse
stato sereno, le riprese sarebbero state notevolmente migliori.
Un ultimo appunto a titolo personale: molte volte (anche in questo caso a noi)
alcuni cosiddetti "laboratori professionali" hanno stampato malissimo le riprese, con un velo
di fondo molto presente o un dosaggio dei chiaro/scuro completamente sbagliato.
Dato che il costo delle stampe non è piccolo, inviterei gli astrofili colleghi a pretendere
la ripetizione della stampa ogni qual volta non si ritengano soddisfatti del lavoro effettuato.
Inoltre sarebbe il caso che s'istituisse, a livello civile, il reato di "distruzione di
materiale scientifico irriproducibile", con conseguente pagamento di salati danni arrecati
a chi attende una vita per riprendere un fenomeno astronomico, lo immortala ottimamente e poi
si vede danneggiato irreparabilmente o addirittura distrutto tutto il lavoro (il caso
dell'eclissi totale di sole dell'11 agosto 1999 è stato emblematico).
Non vedo perché si debba rispondere penalmente e civilmente dei danni arrecati a qualcuno anche
per delle banalità (solamente morali), mentre si "rimborsino" gli astrofili con un rullino
per i danni che decine di laboratori fanno perché non sono capaci di trattare materiale così
delicato, ma che sono invece capaci di farsi pagare profumatamente anche per lavori errati (è
accaduto pure a me). Il risultato conseguente, evidentemente, sarebbe quello di scremare gli
operatori abilitati a trattare tale materiale e permettere quindi di lavorare al meglio quelli
certificati.
Attendo commenti.
Nell'altra gallery d'immagini troverete quelle del nostro socio Francesco Scarpa, il quale ha finalmente digitalizzato parte delle sue diapositive. Per vedere la sua" eclissi cliccate qui.