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20:25 T.U.
Immagini di Paolo BELTRAME Riprese dal Monte Matajur (UD) Sezione Deep Sky
Nebulose Fiamma e Testa di Cavallo: 95 KB; clicca l'immagine per ingrandirla Nebulose Fiamma e Testa di Cavallo (somma di due immagini): 161 KB; clicca l'immagine per ingrandirla
NEBULOSE FIAMMA E HORSEHEAD
NEBULOSA FIAMMA NGC 2024
Ascensione retta : 05h 41m 53.8s ; declinazione : -01° 51' 13"
Dimensioni : diametro 30.0' ; magnitudine : ==
Descrizione del Dreyer : IRR,B,VVL,BLACKSPINC
Separazione da IC 434 : 00° 35' 39"
TESTA DI CAVALLO (HORSEHEAD NEBULA) ED IC 434
Catalogata anche come : Barnard 33 (la Testa di Cavallo)
Ascensione retta : 05h 40m 59.8s ; declinazione : -02° 24' 13"
Dimensioni : diametro 60.0' ; magnitudine : ==
Separazione da Alnitak : 00° 27' 41"
STELLA ALNITAK (ZETA ORIONIS)
Catalogata anche come - Bayer/Flamsteed : 50-Zeta Orionis ; SAO 132444 ; GSC 4771:1188
Ascensione retta : 05h 40m 45.3s ; declinazione : -01° 56' 46"
Magnitudine : 1.8 ; magnitudine SAO : 2.0 ; spettro : B0
Separazione da IC 434 : 00° 27' 41"

In tutte e tre le immagini si vede la stessa zona di cielo: quella occupata dalla nebulosa Fiamma (NGC 2024), dalla nebulosa oscura Testa di Cavallo (Barnard 33), dal complesso nebulare suo vicino IC 434 (quello rosso che evidenzia la nebulosa oscura B33) e la brillante stella Zeta Orionis. E' una delle zone più interessanti nella costellazione di Orione, situata presso la cintura dell'asterismo, individuato proprio dalla Zeta Orionis (la stella Alnitak) di magnitudine 1,79, dalla epsilon (Alnilam) di magnitudine 1,70 e la delta (Mintaka) di magnitudine 2,20. Tutte e tre sono supergiganti azzurre, sono estremamente giovani ed irradiano soprattutto nelle regioni ultravioletta e blu dello spettro elettromagnetico. Zeta Orionis si trova al centro della costellazione ed è la stella più a sinistra e in basso della "Cintura di Orione".

Vi chiederete che cosa abbia fatto Paolo Beltrame per riuscire ad ottenere una bella immagine come quella in alto a destra, dove si vedono molto meglio le complesse nebulosità della zona centrale di Orione, già riprese discretamente nella ripresa in alto a sinistra. QUASI NULLA!
Vi chiederete se sono impazzito..., ma non è così. Beltrame ha nuovamente digitalizzato le stesse due diapositive, ma con uno scanner di recente fabbricazione, ha migliorato l'estetica complessiva esaltandone alcuni parametri prima non del tutto sfruttati, disponendo ora d'una competenza nell'elaborazione informatica delle immagini molto migliore, e le ha nuovamente sovrapposte, salvando poi il risultato finale sempre in jpg.
Magia? No, grande perizia tecnica e voglia di rifare, molto meglio, i lavori che una volta si facevano in un altro modo a causa di una tecnologia oggi ormai superata. Paolo sta "riverniciando" a nuovo molti suoi lavori fotografici, essendosi oggi "convertito" quasi completamente alla webcam e alle immagini planetarie, ma vedendo quanto siano migliorati tutti i suoi già buoni lavori con i nuovi trattamenti, be' vi invito a visitare regolarmente il nostro sito per vederne progressivamente i risultati, alcuni dei quali sono già stati caricati.
E ora, quanti di voi rimetterano mano ai loro lavori per ottenere risultati (e miglioramenti) analoghi? Dimenticavo: cliccate l'immagine per vederla a tutta apertura: è uno spettacolo!

Nelle immagini a grande campo, oltre alla Fiamma, in questa zona si vedono altre nebulosità, come la nebulosa Testa di Cavallo (catalogata come Barnard 33; la dimensione dell'immagine è di 61 KB). Qui la nebulosa è stata estratta dall'immagine di questa pagina, elaborata col filtro Sharpen More per aumentarne il contrasto e la definizione.
Nel sito c'è un altro particolare dell'oggetto; per vederlo cliccate IC 434. Quest'immagine è la prima ripresa dell'oggetto col ccd dell'osservatorio, lo SBIG ST9E.
La Testa di Cavallo (Horsehead Nebula) è più celebre esempio di nebulosa oscura del cielo, la quale è un agglomerato di polveri e particelle (grani) che bloccano la luce della nebulosa chiara dietro di essa. Essa si proietta prospetticamente sopra la nebulosa chiara IC 434, che è la lunga e abbastanza ampia zona rossa dietro di essa e che forma un filamento chiaro che scende da nord a sud, partendo all'altezza della zeta ORI. Purtroppo, esse possono essere viste nella loro bellezza solamente mediante la ripresa fotografica a lunga posa, oppure mediante riprese ccd.

Alla fine del 2003, la vigilia di Natale, Rolando Ligustri ha ripreso dalla zona montana di Colza (Ud) la stessa zona inquadrata sopra nell'immagine di Paolo Beltrame, in modo da testare la risposta spettrale del suo nuovo ccd. Il risultato, comprendente vari oggetti come la nebulosa Fiamma, la nebulosa Testa di Cavallo e la nebulosa luminosa dietro di essa (IC 434), è osservabile qui sotto.

Zona centrale di Orione: 62 KB

Disponendo di due immagini prese con sistemi diversi, potete confrontare il risultato ottenuto mediante la tecnica fotografica, l'immagine iniziale, e la tecnica ccd, l'immagine qui sopra di Ligustri. Balza subito all'occhio che il ccd è molto efficiente, ben 20-30 volte più di una pellicola fotografica, e lo è ancora di più nella banda rossa dello spettro, mentre è superiore, ma di meno, nella zona blu dello spettro. E' più facile anche controllare il colore finale, potendo prendere le pose una per banda (L-B-V-R) e quindi elaborare il segnale in maniera indipendente, cosa invece molto difficile per una ripresa fotografica (diapositiva o pellicola).
Nel sito sono presenti altre immagini della zona: un'immagine di Enrico Perissinotto della Testa di Cavallo e della Fiamma, un'immagine a colori della Fiamma ripresa da Mauro Zorzenon ed un'immagine a colori a grande campo della zona ripresa da Paolo Beltrame.

L'immagine in alto a sinistra ha una dimensione di 733 x 500 pixel; è a 16,7 milioni di colori ed occupa una dimensione di 5,6 MB, qui compressi a 95 KB. Cliccando l'immagine la aprirete a 1200 x 818 pixel.
L'immagine in alto a destra ha una dimensione di 411 x 500 pixel; è a 16,7 milioni di colori ed occupa una dimensione di 4,1 MB, qui compressi a 161 KB. Cliccando l'immagine la aprirete a 767 x 933 pixel.
L'immagine sotto (di Ligustri) ha una dimensione di 519 x 700 pixel; è a 16,7 milioni di colori ed occupa una dimensione di 2,8 MB, qui compressi a 62 KB.

Immagini di Beltrame:
Telescopio Riflettore: Newton Marcon del diametro di 200 mm; lunghezza focale: 1000 mm (f/5)
Diapositive impiegate: Kodak PJM-2 e PJ-400
Tempo d'esposizione: somma di due pose da 30 m
Immagine di Ligustri:
Telescopio Rifrattore: VIXEN Apocromatico del diametro di 114 mm; lunghezza focale: 600 mm (f/5,26)
CCD: SXV H9
Tempo d'integrazione: L 9x90s; R-B 3x90s, V 2x90s

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Copyright © 1999-2004 di Lucio Furlanetto (testo)
Copyright © 1999 di Paolo Beltrame (immagini iniziali)
Copyright © 2003 di Rolando Ligustri (immagine finale)

Pagina caricata in rete: 10 marzo 1999; ultimo aggiornamento (7°): 18 marzo 2005