logo 3KB 01/09/2014 Immagine di Rolando LIGUSTRI
ed Enrico PERISSINOTTO
Ripresa dall'Osservatorio
Astronomico di Talmassons (Ud)
Sezione
Nebulose
NGC 6960 (part of Veil nebula): 257 KB
PARTE DELLA NEBULOSA VELO (RESTO DI SUPERNOVA)
Filamentary Nebula - Lace-work Nebula - Veil Nebula
Particolare: NGC 6960 (LBN 191; LBN561 in LBN564), NEBULOSA IN RIFLESSIONE
NEBULOSA IN RIFLESSIONE
Descrizione del Dreyer: !! pB, cL, eiF, 52 Cyg inv
Ascensione retta: 20h 45m 36s; declinazione: +30° 42' 27" (centro)
Dimensioni intera nebulosa: 210'x180'; campo inquadrato: 70'x50'
Separazione da Epsilon Cygni (SAO 70474): circa 3°

L'immagine qui presentata è una delle prime realizzate col nuovo telescopio Newton da 50cm di diametro (f/3,2) costruitoci da Fausto Giacometti, uno strumento che abbiamo battezzato Biancone (per distinguerlo da Celestino, il 35cm che si trova nella cupola dell'osservatorio) che ci ha permesso di fare un grande salto di qualità nelle riprese astronomiche. Devo anche ringraziare la Fondazione CRUP, la quale ha contribuito con un quarto della spesa complessiva per la ristrutturazione dell'osservatorio astronomico di Talmassons. E' quindi con una certa soddisfazione che vi presento la nuova ripresa di una parte della Nebulosa Velo (Veil Nebula), una delle nebulose generate dalla bolla in espansione del gas espulso da una supernova esplosa millenni fa. L'intera nebulosa è formata dall'insieme di cinque parti, descritte nel New General Catalogue come NGC 6960 (questa), NGC 6974, NGC 6979, NGC 6992 e NGC 6995 ed è situata prospetticamente nella costellazione del Cigno (Cygnus, CYG). La sezione della nebulosa qui mostrata, rispetto all' immagine complessiva, è quella al centro a destra.
Oggi, migliaia d'anni dopo, la bolla in espansione dei gas emessi dalla supernova si è rarefatta al punto da scomparire, confondendosi col locale mezzo interstellare. Infatti, per impressionarla sulla pellicola fotografica, era necessario disporre di un buon cielo scuro e aprire l'otturatore fotografico per almeno una decina di minuti, mentre coi ccd degli anni 2000-2008 bastavano un paio di minuti. Oggigiorno, con ccd come l'attuale che abbiamo abbinato a questo strumento, bastano pochi minuti per fare tutte le pose LRGB necessarie per avere simili risultati! E' stata una notevole soddisfazione appurare che il nuovo strumento astronomico (telescopio, filtri, ccd) raccoglie tantissima luce e produce velocemente immagini per noi impensabili solo nel 2010.
Fra varie migliaia d'anni la nebulosa risulterà indistinguibile dal mezzo interstellare, anche se (analizzandolo spettroscopicamente) si noterebbe in esso un notevole arricchimento di elementi pesanti, soprattutto quelli oltre il ferro nella Tavola Periodica, indice di un'antica esplosione di supernova, l'unica che riesce a sintetizzare naturalmente gli elementi con il numero atomico Z oltre il 26.

In fondo alla scheda c'è il link per vedere l'immagine in alta definizione.

Informazioni tratte dal Planetario Guide 8.0

Commenti tratti dal Progetto NGC-IC:
Resti di una nebulosa galattica o di una supernova
Tipo: SNR
Asc. retta: 20 45 42.0 (J2000)
Declinazione: +30 43 00
Magnitudine: 7.0
Asse maggiore: 210.00 minuti d'arco
Asse minore: 160.0
Costellazione: CYG
Designazioni alternative:
LBN 191       Veil nebula
Asc. retta: 20h45m42.0s
Declinazione: +30° 42' 59"

Note dal Catalogo NGC2000:
J2000 AR: 20h45.7m
J2000 dec: +30° 43'
!! pB, cL, eiF, 52 Cyg inv

NGC 6960: very much remarkable pretty bright, considerably
large, extremely irregular figure, 52 Cyg involved

Commenti dalle Osservazioni di Steve Coe:
NGC 6960 and 6992 are the brighter parts of the Veil Nebula.  These two nebulae were created by a supernova about 30,000 years ago and
we just happen to be lucky enough to live while it is visible.  6960 passes behind 52 Cygni, a naked eye star off the western wing of the
Swan.  This section can be seen to split into forked branches.  6992 is about 2 degrees from 52 Cygni and is somewhat brighter than 6960.
In my 17.5" with a 20mm Erfle and a UHC filter, the Veil is amazing.  Only about one quarter of either loop can fit into the field of view
and the scope must be scanned to see all that is available. 6992 has loops and swirls of nebulosity that give a three dimensional effect.
There are other pieces to the Veil Nebula, most of them between the two main sections, much of what can be photographed in an 8" Schmidt
Camera can be viewed by a persistent observer.  This is the object on which the UHC filter does its best work.
Ultimate Star Party, McDonald Obs., Oct. 95, S=7, T=9, 36" f/5--Veil 27mm and OIII;  WOWW!!!!  Eve says "Holy shit" from top of ladder;
Dennis and I are giving up trying to come up with superlatives about this object in the 36".  Primo view, my finest view of any object at any time
in any telescope.  Three dimensional taffy machine.  Mottling, smooth sections with stars involved of a wide variety of magnitudes.  There are 
several places where you can see small chunks of nebulae detached from the main body of the Veil.

Commenti tratti dal SAC (Saguaro Astronomy Club) 7.2:
NGC 6960
LBN  191
Tipo di oggetto: SNREM
Costellazione: CYG
Asc. retta: 20 45.7 (J2000)
Declinazione: +30 43
Dimensioni: 210 x 160
pB,cL,eiF,Kappa Cyg invl
H V 15;Veil Nebula western part;* 52 CYG invl

Informazioni dal Nebula Databank:
Nome: LBN561 in LBN564
Diametro massimo: 900 secondi d'arco
Nebulosa in riflessione
Livello di brillanza: 4 (1=molto brillante, ... 6=molto debole)
Designazioni alternative per questo oggetto:
LBN 561

Per vedere l'immagine in alta definizione cliccate: nebulosa NGC 6960 (HD) (1824x1216 pixel; 16,8 milioni di colori per 12,7 MB, qui compressi a 2.169 KB). Ovviamente l'immagine mostra molto meglio i dettagli di quella presentata a inizio pagina che è la stessa, ma riscalata.
Tanto per ricordare quanto siano migliorate le strumentazioni in vent'anni, guardate che cosa avevano ripreso: Paolo Beltrame nel 1997 con la pellicola fotografica, Rolando Ligustro, Giuliano Degano e Mauro Narduzzi nel 2001 con un ccd Sbig ST9E (sensore KAF 261) e Alessandro Di Giusto nel 2007 con una digicam (Digicam: Nikon 300, teleobiettivo: Nikkor 300mm (f/2,8 aperto a f/5,6). La differenza è strabiliante!

Se volete vedere la cartina della zona di cielo coperta dalla nebulosa cliccate qui (cortesia planetario Guide 8.0).

L'immagine è di 1000x667 pixel, a 16,8 milioni di colori, con una dimensione di 3,8 KB, qui compressa a 257 KB.

Telescopio riflettore: Newton 500 mm di diametro, lunghezza focale: 1620 mm; f/3,24 (ottica Giacometti)
Montatura: Mathis Instruments MI-750 (Skypoint s.r.l.)
CCD: Sbig STLX-11002M con ruota portafiltri FW8S-STXL (Skypoint S.r.l.)
Tempo d'integrazione luminanza: somma di 6 pose da 300 secondi (30 minuti)
Filtri impiegati: Astrodon E-series LRGB
Elaborazione: Adobe Photoshop CS4, Astroart 5
Giorno lunare medio: 5,93 giorni; fase lunare media: 34,83%
Centro immagine AR: 311,360 gradi; centro immagine DEC: 30,765 gradi
Campionamento: 1,230 arcsec/pixel; orientazione: -178,107 gradi; raggio del campo: 0,739 gradi
Seeing: pessimo; trasparenza: ottima

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Copyright © 2014 di Lucio Furlanetto (testo) e Rolando Ligustri e Enrico Perissinotto (immagine)
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Pagina caricata in rete: 12 settembre 2014; ultimo aggiornamento (2º): 23 settembre 2014