Il Sud Africa
Il Paese, con i suoi 1,22 milioni di Kmq, è grande circa quattro
volte l'Italia. Esso è suddiviso in nove province: l'Eastern Transvaal, il Northern
Transvaal, il North-West, il Pretoria-Witvatersrand-Vereeniging (PWV), il KwaZulu-Natal,
il Western Cape, l'Eastern Cape, il Northern Cape e l'Orange Fee State.
Il Sudafrica circonda il territorio del regno indipendente del Lesotho e confina a nordovest
con la Namibia, a nord con il Botswana e lo Zimbabwe, a nordest con il Mozambico e lo Swaziland.
La costa ovest è bagnata dalle fredde acque dell'Oceano Atlantico, mentre a sud e ad est
dalle acque temperate dell'Oceano Indiano.
Il paesaggio offre un'abbondanza di campi ondulati e fertili vigneti,
montagne imponenti, spiagge e lagune, scogliere e altipiani. La flora e la fauna sono singolari
e godono di numerose aree protette.
Le città principali come la storica Città del Capo e la giovane
Johannesburg (maggior centro industriale, finanziario e culturale del Sud Africa) sono
ben attrezzate per accogliere numerosi turisti provenienti da tutto il mondo.
L'orgoglio del Paese è senz'altro il Parco Kruger, uno dei
10 principali parchi nazionali del mondo ed uno dei migliori esempi di gestione del patrimonio
naturale, ma anche altre riserve, situate ad occidente di questo e gestite privatamente, godono
di fama internazionale. Due tra le più conosciute sono Timbavati e Sabi-Sand.
Le riserve faunistiche del Sud Africa, che comprendono habitat molto diversi tra loro (dune
desertiche, savane, foreste subtropicali), sono popolate da una varietà di specie animali
che non ha eguali al mondo.
LA POPOLAZIONE
Gli abitanti del Sudafrica sono all'incirca 40,3 milioni. I dati demografici - 70 % di neri, 10 % di indiani e meticci - non riescono a spiegare l'incredibile varietà etnica, linguistica, religiosa e culturale di questo Paese. I popoli neri più importanti sono Zulù (i più numerosi), Xhosa, Tswana, Sotho, Tsonga/Shangaan, Swazi, Pedi, Venda e Ndebele.
Donne Sudafricane | Guerrieri Zulù |
IL CLIMA
Data l'elevata estensione del territorio sull'asse nord-sud, il clima
è molto diverso durante la stessa stagione. Oltre a questo vi è una differenza
notevole d’altitudine tra la costa e gli altopiani di Johannesburg, che si trova a ben 1753
metri sopra il livello del mare (altezza del Monte Generoso in Ticino).
Le stagioni risultano invertite rispetto alle nostre con la loro estate che corrisponde al
nostro inverno e viceversa.
Medie annuali delle temperature e precipitazioni |
Gen |
Feb |
Mar |
Apr |
Mag |
Giu |
Lug |
Ago |
Set |
Ott |
Nov |
Dic |
|
mm / mese |
152 |
128 |
139 |
48 |
22 |
3 |
14 |
18 |
19 |
38 |
49 |
92 |
|
Giorni di pioggia |
9 |
8 |
6 |
6 |
3 |
1 |
2 |
2 |
4 |
4 |
9 |
7 |
|
Media Temp. min |
22 |
23 |
20 |
17 |
13 |
8 |
7.6 |
11 |
16.3 |
12.9 |
21.3 |
21.6 |
|
Media temp. max |
30 |
30 |
29 |
27 |
24.6 |
23 |
22.3 |
26 |
28.6 |
30 |
31.5 |
27.7 |
Il Parco Kruger
Il Parco Kruger segna il confine col Mozambico a est e lo Zimbabwe a nord. | Un cudù maggiore nel bosco, uno dei molti ambienti che caratterizzano il Kruger. |
Molto tempo prima che gli esseri umani comparissero nel mondo, questa zona era abitata da mammiferi ormai scomparsi; in ogni continente vivevano numerosi branchi di varie specie, e gli erbivori di grosse dimensioni divenivano la preda di carnivori altrettanto enormi. Oggigiorno, l’Africa è l’unico continente in cui abbia trovato il proprio habitat ideale ancora una parte di quell'antica varietà di animali selvatici: basti pensare alle 85 specie di antilopi, alle tre specie, e numerose sottospecie, di zebre, così come alle giraffe e ai bufali, ai rinoceronti neri e bianchi, ippopotami ed elefanti. Gli uccelli e gli animali appartenenti ad altri generi che abitano l’Africa non sono certamente meno sbalorditivi, ma è sicuramente la gran varietà di mammiferi che rende così speciale il continente.
Nella Repubblica Sudafricana, all’interno del Kruger National Park, può ancora essere ammirata una parte di quell’antica abbondanza. Il parco ospita 20 delle specie di antilopi africane, da una popolazione di 150.000 esemplari di impala al raro roano, ed esemplari di tutti gli altri erbivori africani di grandi dimensioni. Tra i carnivori di dimensioni simili si possono contare leoni, leopardi e ghepardi, così come iene e dingo.
Gli ippopotami trovano un ambiente umido ideale sulle rive del fiume Olifante. |
Un leopardo ripreso da uno dei partecipanti al viaggio (Fotografia: cortesia di Carlo Dellarole) |
Come fecero i grandi mammiferi africani a salvarsi dall’estinzione, mentre quelli di altri continenti, come ad esempio l’America settentrionale, erano notevolmente diminuiti se non addirittura completamente estinti? Una ragione che sarebbe in grado di spiegare il fenomeno potrebbe essere data proprio dalle caratteristiche ambientali africane: il continente è sicuramente meno ospitale per gli esseri umani, specialmente per gli Europei, in modo particolare a causa dei parassiti del sangue, come ad esempio la zanzara della malaria oppure la mosca tse-tse. Fino agli anni più recenti, tali creature privavano completamente l’uomo della possibilità di insediarsi nelle aree più estese.
La sorprendente varietà di mammiferi dipende in parte dal fatto che alcuni, come ad esempio zebre e gnu, migrano in determinati periodi per seguire la vegetazione che cresce dopo le piogge, mentre altri sono sedentari. La stessa vegetazione è molto varia, in quanto il Kruger National Park vanta da solo una ricchezza così elevata da dare vita ad almeno 35 paesaggi, ognuno dei quali è caratterizzato da una vegetazione completamente differente. Le varie specie di erbivori fanno uso di altrettanti tipi di vegetazione, facendo così in modo che gli animali seguano un’evoluzione differente. I carnivori sono anch’essi specializzati a seconda della scelta del cibo: i cacciatori solitari, come leopardi e ghepardi, scelgono prede di dimensioni più piccole rispetto alle loro, mentre coloro che cacciano in gruppo, come leoni, cani e iene, riescono perfettamente a cooperare per attaccare animali di grosse dimensioni, come zebre e bufali. Solo gli elefanti sono al sicuro da qualsiasi forma di predazione, grazie non solo alle loro dimensioni, ma anche al fatto che sono abituati a cooperare tra loro e che sono dotati di grande intelligenza.
Gli animali cacciatori cercano il proprio cibo anche tra la carne di animali già morti; dopo di loro sopraggiungono i cosiddetti spazzini, mangiatori di carogne, come avvoltoi e marabù, mentre i roditori che si cibano delle ossa e un gran numero di invertebrati fanno sì che nulla vada perso nel cadavere dell’animale. Ma questo equilibrio stupendamente bilanciato necessita ancora di cure attente, persino in un’area che abbia le dimensioni del parco Kruger.
Iene maculate che cacciano nella Savana |
Al giorno d’oggi, la teoria biologica e la tecnologia moderna (l’osservazione aerea, l’utilizzo di frecce intinte di anestetici e di vaccini, e il controllo via radio) dimostrano un atteggiamento di gran praticità: gli animali più rari possono essere salvaguardati anche ricorrendo a regolari dosi di vaccino, mentre altri, che tendono alla sovrappopolazione, vengono selezionati. Gli elefanti, ad esempio, sebbene si riproducano molto lentamente, si moltiplicano rapidamente giacchè non subiscono gli attacchi di predatori. La selezione potrebbe sembrare "innaturale", ma in passato le popolazioni di elefanti furono molto probabilmente aumentate e diminuite in modo drastico, forse a intervalli di secoli, proprio come i lemming al giorno d’oggi, che seguono un ciclo triennale.
Il Kruger esemplifica gran parte dei problemi che devono risolvere al giorno d’oggi gli ambientalisti: è di dimensioni notevoli ma non illimitato, e così tutto quanto si trova all’interno dei suoi confini deve essere tenuto sotto controllo, pena una forte pressione ai limiti naturali del parco. Si tratta di una zona esposta e molto debole da un punto di vista politico, sociale ed economico, in quanto si trova sotto la costante pressione di minatori e contadini. Il Kruger sopravvive solo grazie agli sforzi umani, e in particolare dipende da molte migliaia di turisti che lo visitano ogni anno. Potrebbe comunque risultare un’impresa molto difficile mettere d’accordo così tante persone, ma la futura sopravvivenza del Kruger è di importanza vitale per il benessere del pianeta: nondimeno, la sua conservazione non è e non sarà mai, una scelta facile.
Johannesburg
E' la più grande città del Sud Africa. Gli abitanti la
chiamano Jo'burg, Jozi, I'Goli, "la città dell'oro": mai Johannesburg. Posta
sull'altipiano del Transvaal, a 1700 metri di altitudine, ha inverni freschi e asciutti e
estati calde, con acquazzoni pomeridiani. Fu fondata nel 1886, dopo la scoperta dell'oro nelle
miniere del Witwaterstrand: la maggior parte di esse non sono più attive, ma Johannesburg
è rimasto il centro finanziario e industriale del Paese.
E' una città di forti contrasti, dove convivono ricchezza e povertà, lussuosi
alberghi ed enormi discariche, parchi verdissimi e squallide periferie, quartieri residenziali
e agglomerati di catapecchie. Soweto è dentro la grande Johannesburg, ma è una
città indipendente ed è stato teatro delle grandi rivolte nere per l'indipendenza.
La si visita, con prudenza, con tour accompagnati.
I quartieri del centro della "città d'oro" sono pieni di boutique, teatri, musei,
ristoranti e parchi. Hillbrow è una zona multirazziale, un po' bohemien, con molti
locali notturni e un famoso mercato delle pulci. Stessa atmosfera in Rockey Street.
Johannesburg al tramonto |
Città del Capo (Cape Town)
La fondazione della città risale al 1652. Nel XIX secolo Città del Capo fu il centro del dominio coloniale inglese, mentre negli anni bui dell’apartheid la città riuscì a conservare parte dell’atmosfera ‘liberal’ e di maggior tolleranza che aveva sino ad allora caratterizzato la sua vita. La città è bella e vivace nell’impianto urbanistico e nella architettura. Sul vecchio centro cittadino sovrasta la mole del Castello della Buona Speranza, costruito nel 1666 ed una delle più antiche fortezza europee in Africa.
Una veduta di Cape Town con dietro la caratteristica Table Mountain. |
Assai gradevoli le zone vittoriane, con edifici neoclassici e neogotici,
e gli edifici anni ‘30 in stile Déco. Anche gli edifici più recenti hanno aspetto
quasi sempre armonico ed equilibrato. La vita cittadina gode fama di essere allegra e distesa
più che altrove. Abbondano i buoni ristoranti ed i locali di divertimento.
I dintorni sono magnifici, e tutta l’area del Capo è una grande riserva naturale.
Dominata dalla maestosa Table Mountain, dalla cui piatta cima si gode uno splendido panorama
(si può salire anche in funivia), la penisola offre le più belle spiagge del Sud
Africa (su tutte, Clifton e Camps Bay) e una natura rigogliosa.
Città del Capo è un intrigante mix di Europa e Africa, ma in realtà ha
un'identità propria. Negli ultimi anni è in corso un grande sviluppo turistico
e commerciale, che ha visto la nascita del Waterfront, il vivace quartiere del porto,
completamente ristrutturato e divenuto il fulcro della vita cittadina.
Il South African Museum ospita ricostruzioni di dinosauri e una grande collezione di storia naturale.
Situato nell'Africa centro-meridionale, tra l'equatore e il Tropico del
Capricorno, lo Zambia confina a nord con lo Zaire, a nord est con la Tanzania,
a est con Malawi e Mozambico, a sud con Zimbabwe, Botswana e
Namibia, a ovest con l'Angola.
Il territorio è costituito da un altopiano ondulato che si trova a circa 900-1500 metri
di quota nel bacino dello Zambesi, il fiume lungo 2260 chilometri da cui il paese ha
preso il nome.
Gli otto milioni di abitanti dello Zambia appartengono a diverse gruppi etnici di lingua bantu, anche se l'inglese è la lingua ufficiale. La capitale è Lusaka, una città sviluppatasi negli anni Trenta, quando lo Zambia faceva parte del protettorato britannico della Rhodesia del Nord.
Le Cascate Vittoria (Vittoria Falls)
A metà circa del tratto percorso tra Zambia e
Zimbabwe, il fiume Zambesi, lungo oltre 2260 chilometri, compiendo una brusca
virata verso sud precipita dal suo ampio letto in una stretta gola profondamente incisa
nell'altipiano: siamo alle Cascate Vittoria. Così chiamate da David
Livingstone in onore della Regina inglese, esse sono alte 110 metri e larghe 1700, con
una portata di cinque milioni di metri cubi d'acqua al secondo durante le piene, e sono
considerate uno dei fenomeni naturali più impressionanti e affascinanti dell'Africa e
del mondo intero.
Sono numerosi i punti d'osservazione (alcuni veramente da brivido) da
cui è possibile ammirare le cascate.
LA FLORA
In prossimità delle cascate si sviluppa una foresta pluviale ricca di ebani e Ficus. Savana arborea e foreste si estendono sull'altipiano, con prevalenza di Colophospermum mopane e baobab. Nella parte dominata dalle sabbie del Kalahari si trovano in prevalenza Baikiaea plurijunga, Burkea africana e Afzelia quanzensis.
LA FAUNA
Particolarmente ricca la popolazione faunistica del Parco: elefanti, ippopotami, bufali, giraffe, cudù, tragelafi striati, antilopi d'acqua, antilopi equine, leoni, leopardi coccodrilli, babbuini e cercopitechi. Numerosi gli uccelli, fra cui aironi e cormorani.
I PARCHI NAZIONALI
Lungo le rive dello Zambesi, si estende il Lower Zambesi
National Park popolato da elefanti, ippopotami, leoni, zebre, bufali, uccelli ed un'enorme
varietà di uccelli. Si possono effettuare safari in landrover, a piedi o in canoa.
E' possibile dedicarsi alla pesca del famoso pesce tigre sullo Zambesi.
Un paradiso per chi ama praticare il birdwatching è il Lochinvar National Park, con oltre 400 specie di uccelli, nel parco si incontrano anche numerose antilopi, compresa la "Lechwe di Kafue", presente in un numero di 30.000 esemplari ed unica al mondo, il parco è accessibile tutto l'anno. Battezzato come l'ultimo regno degli elefanti, il South Luangwa National Park è ecologicamente intatto ed è uno dei luoghi più interessanti, dal punto di vista faunistico, in Africa come nel mondo. Sui suoi 9.050 Kmq di territorio vivono migliaia di bufali, elefanti, ogni tipo di antilope, numerose specie di uccelli e grandi felini. Eccezionali i safari a piedi che si possono effettuare nel parco accompagnati da esperti rangers, con l'opportunità di fotografare da vicino gli animali. Nella parte settentrionale del Paese e lungo le vallate dei fiumi si possono osservare le foreste pluviali, in cui predominano il baobab e il teak.
Il resto del territorio è ricoperto di savane. La fauna è costituita da rinoceronti, coccodrilli, leoni, iene, leopardi, ippopotami, elefanti e varie specie di uccelli. Nel Paese esistono 18 parchi nazionali, oltre a quelli già menzionati, vi è il Kafue National Park che si estende per oltre 22.000 Kmq.
Il dettaglio del viaggio organizzato dall'Agenzia Turistica "Timon a la Via" di Grado (Go):
il programma del viaggio.
La scheda tecnica e le impressioni sull'eclisse le trovate alla pagina:
L’eclisse di sole del 21 giugno 2001 (con 9 immagini).
Il mio resoconto del viaggio lo trovate alla pagina:
Un'eclisse da sogno in Africa (con 26 immagini).
Il resoconto del viaggio di Alberto Dalle Donne lo trovate alla pagina:
Cronaca di
un'eclissi di sole al solstizio d'inverno (con 1 immagine).
Il resoconto del viaggio di Anna Nigra lo trovate alla pagina:
Africa del sud: viaggio tra realtà e sogno (con 4 immagini).
La gallery delle immagini dell'eclisse la trovate alla pagina: l'
Eclisse Totale di Sole del 2001.
La gallery delle immagini dell'intero viaggio la trovate alla pagina: Il viaggio nell'Africa del Sud del 2001 (con 107 pagine e oltre 250 fotografie).