L'Osservatorio del C.AS.T.
L'immagine mostra l'edificio dell'osservatorio, con la feritoia aperta attraverso la quale s'intravvede il telescopio maggiore. L'installazione della cupola avvenne il 30 giugno 2001, ad oltre un anno dall'inizio dei lavori e a sette dall'apertura della pratica edilizia. La cupole fu realizzata dal socio Fausto Savani, uno dei fondatori del CAST, che ce la costruì assieme al fratello. La meridiana visibile sulla facciata sud della costruzione è invece opera del socio Orlando Zorzenon. (fotografia di Francesco Scarpa-luglio 2001)
L'Osservatorio del C.AS.T. visto dall'alto
L'immagine mostra l'edificio dell'osservatorio ripreso da una persona in volo con un aereo ultraleggero che vi stava transitando sopra. Ringrazio la persona che ha scattato la ripresa e Gilberto Zanin per la segnalazione.
La strada visibile in alto a sinistra è via Cadorna (a Talmassons), raggiungibile sia dal centro del capoluogo sia dalla Strada Statale 252 - Napoleonica. E' il terzo accesso a sinistra per Talmassons venendo da Palmanova, mentre è il primo a destra venendo dalla direzione di Codroipo. Dopo circa un chilometro vedrete il cartello stradale che indica l'osservatorio; bisogna svoltare a destra giungendo dalla Napoleonica, mentre si svolta a sinistra provenendo dal centro del paese. Circa cento metri dopo si svolta ancora a destra e si sale sulla rampa che immette nello spiazzo dell'osservatorio. Si raccomanda di procedere a bassissima velocità e di notte di non usare luci abbaglianti, in modo da non disturbare il personale che sta operando in cupola o sul prato dell'osservatorio.
L'Osservatorio del C.AS.T. al tramonto con la falce della Luna e Venere
Vi presento una nuova immagine presa da Stefano Codutti la sera del 12 agosto 2002, mentre iniziava la serata osservativa dedicata alle Perseidi. Di lì a poco sarebbe apparso un bellissimo bolide di magnitudine -6, primo di una serie di belle e luminose meteore che avrebbero reso splendida la serata, e non solo per l'eccellente trasparenza del cielo. Il mio bottino finale fu di 112 meteore, nonostante che abbia dovuto sospendere l'osservazione alle 01:00 UT e in precedenza varie volte le nuvole fossero parecchie.
L'Osservatorio del C.AS.T. di notte
L'immagine mostra l'osservatorio in funzione, con la cupola aperta e i soci impegnati a prendere immagini ccd. La struttura appare un po' illuminata dalla luce che esce della finestra della sala controllo, ma essa non dà nessun problema. Quella che dà invece problemi è la luce di fondo dell'inquinamento luminoso di Talmassons, visibile nella digitalizzazione della fotografia come un bagliore diffuso a livello del suolo, oltre a quello di Udine, Codroipo, Bertiolo e Mortegliano... i centri maggiori che circondano la zona! E non parliamo dei fari diretti verso l'alto di una discoteca situata a decine di chilometri da noi, i quali per un certo periodo raggiunsero addirittura il nostro zenit!!!! (fotografia di Stefano Codutti-18/11/2001)
Il telescopio Newton dell'osservatorio
Lo strumento principale del nostro osservatorio è il newton da 350 mm di diametro e 1.750 mm di lunghezza focale (f/5). E' un sistema autocostruito, con supporto montatura e forcella realizzati dai soci Luigi Guatto e Fausto Savani, tubo e cella porta specchio realizzati da Francesco Scarpa e specchio della ditta Fausto Giacometti. E' uno strumento versatile, non eccessivamente ingombrante e dotato di caratteristiche tali da renderlo adatto a parecchie ricerche. E' in funzione dal luglio 2001. Ha un nomignolo: "Celestino", ovviamente a causa del colore col quale fu dipinto. Nel 2010, mediante l'impiego d'una lente interposta tra secondario e ccd, la sua lunghezza focale è passata a 1.950 mm.
Sopra di esso, sino al novembre 2003, fu installato un telescopio rifrattore Zen da 150 mm di diametro, adatto soprattutto per l'osservazione visuale dei pianeti. Proprio per tale motivo fu
impiegato sin dall'autunno 1995 per la divulgazione e la didattica. Dal novembre 2003 invece fu impiegato in parallelo al principale uno Schmidt-Cassegrain Celestron da 11 pollici e 1/4 di diametro (279 mm).
All'uscita ottica del newton, in alto a sinistra, è visibile la camera ccd della Sbig, con anteposta la ruota portafiltri autocostruita.
Il ccd dell'osservatorio
Il principale strumento per l'acquisizione dei dati digitali è il ccd; nel nostro caso è uno Sbig ST10XMe, da 1024x1024 pixel, il quale viene impiegato per ottenere le immagini digitali che potete vedere sia nel nostro sito internet sia sulle riviste italiane e straniere di astronomia. Qui viene mostrato il vecchio Sbig ST9E (dotato d'un sensore Kaf 0261E da 512x512 pixel) che ora viene utilizzato quale inseguitore del telescopio principale. Fra il telescopio e il ccd si vede il contenitore in alluminio della ruota portafiltri, dotata dei filtri IR, R, V, B del tipo fotometrico, oltre a un semplice filtro clear.
La centralina di controllo e la ruota del telescopio
L'FS2 è la centralina di controllo del movimento del telescopio, di fabbricazione tedesca; siamo state una delle primissime associazioni italiane ad adottarla. Evidenziata dai quattro pulsanti e dal display rosso, si nota in primo piano anche la pulsantiera per il comando dei movimenti dei telescopi. Ovviamente i telescopi possono venire controllati anche dalla sottostante stanza del computer, mediante il controllo remoto. Sopra di essa è visibile la ruota dentata (con alcune parti meccaniche in primo piano) che fa girare la forcella a "U" la quale sorregge i telescopi; ha il diametro di 390 mm. (NdR: i meccanismi di rotazione sono qui stati portati a vista per mostrarli chiaramente.)
Il computer dell'osservatorio
Il computer non è una macchina recentissima, ma assolve ai suoi compiti, specialmente dopo le ultime modifiche e, soprattutto, dopo l'installazione d'un monitor LCD da 21 pollici, il quale permette un'agevole elaborazione delle immagini senza spostare continuamente i cursori delle pagine. Ovviamente sullo schermo è aperta la homepage di questo sito internet. In seguito si è acquistato un secondo monitor LCD per permettere a chi sta dietro di poter vedere lo schermo anche se persone alte gli coprono il monitor qui inquadrato.
La meridiana dell'osservatorio
La meridiana dell'osservatorio fu progettata e realizzata dal socio Orlando Zorzenon di Strassoldo di Cervignano del Friuli (Ud), un bravo artigiano che ha all'attivo già una trentina di opere, alcune delle quali sono dei veri pezzi rari. Per una descrizione più estesa rimando alla specifica pagina su quest'opera, mentre per vedere una panoramica delle meridiane realizzate da Orlando Zorzenon
cliccate qui. In occasione del decennale dell'inaugurazione dell'osservatorio, il signor Zorzenon l'ha ripristinata allo stato originario.
Altre immagini
Con questa visione d'insieme potete guardare l'intero complesso che opera nel nostro osservatorio astronomico, nulla di straordinario, ma un sistema semplice e funzionale. Il riflettore newton "Celestino" è (ovviamente) quello in basso, collegato direttamente alla forcella a "U", mentre lo S-C da 11" della Celestron è quello nero visibile sopra Celestino.
LA MERIDIANA DELL'OSSERVATORIO
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Pagina caricata in rete: 17 febbraio 2004; ultimo aggiornamento (8º): 12 settembre 2011
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