logo 3KB 10/09/1999
21:02 T.U.
Immagine di
Rolando LIGUSTRI
Ripresa dal
Monte Matajur (Ud)
Sezione
Ammassi
M 11 open cluster: 60 KB
AMMASSO APERTO M 11 / NGC 6705
Tipo: I,2,r
Ascensione retta: 18h 51m 06,0s; declinazione: -06° 16' 00" (2000.0)
Dimensioni: asse maggiore 14,0'; magnitudine: 5.8
Descrizione del Dreyer: CL,VB,L,IR,RI,*9
Distanza da Beta Scuti: 01° 48' 21" (J2000.0)

L'ammasso aperto M 11 (NGC 6705) è un bel soggetto astronomico da guardare e fotografare, ma non è conosciuto come altri oggetti della stessa classe, tipo le Pleiadi, le Iadi o h e Chi Persei. Nei paesi anglosassoni quest'ammasso ha un nome proprio, quello di "Wild Duck Cluster", ammasso dell'anitra selvatica. Scoperto da Gottfried Kirch nel 1681, ha una luminosità al limite dell'osservazione ad occhio nudo, con vista perfetta e da un cielo perfetto di montagna. Il suo diametro è di 14' d'arco, pari alla metà di quello della Luna piena, quindi sarebbe un oggetto abbastanza facile da notare. Pur distando solo due gradi a sudest dalla stella λ Aquilae, esso si trova in una costellazione situata sulla Via Lattea, lo Scudo (Scutum - SCT), ricco di stelle e basso sull'orizzonte degli osservatori dell'emisfero settentrionale come noi o a latitudine maggiore.
Nell'immagine l'oggetto appare abbastanza denso e compatto, pur se situato prospetticamente su un campo stellare di fondo piuttosto ricco di stelle, essendo proiettato sul disco della Via Lattea, ma M 11 appare comunque ben contrastato e imediatamente visibile.

Per mostrare quanto siano migliorate le strumentazioni in vent'anni, confrontate la ripresa qui sopra di Rolando Ligustri del 1999 con quella su pellicola fotografica presa da Paolo Beltrame nel 1998. La differenza era notevole, ma è ben poco in confronto all'immagine in alta definizione presa da Rolando Ligustri (3200x2180 pixel, a 16,8 milioni di colori, con una dimensione di 39,9 MB, compressi a 1.251 KB) presa dall'osservatorio astronomico di Talmassons con la nuova strumentazione installata nel 2013-2014. Ovviamente l'immagine mostra molti più dettagli, è a colori e con un campo enorme rispetto a quello inquadrato dal ccd del 1999...

L'immagine è di 380x312 pixel, a 256 toni di grigio, con una dimensione di 231,5 KB, qui compressi a 60 KB. La risoluzione dell'immagine è di 2,9"/pixel e il campo inquadrato di 18,8'x12,5' d'arco.

Telescopio riflettore: Meade 8" di diametro; f/6,3
CCD: Sbig ST7 (sensore Kaf 400)
Tempo d'integrazione luminanza: 1 posa da 60 secondi

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Copyright © 1999 di Lucio Furlanetto (testo) e Rolando Ligustri (immagine)
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Pagina caricata in rete: 28 dicembre 1999; ultimo aggiornamento (2º): 26 settembre 2014