10/12/2004 | Immagine di Mauro ZORZENON |
Ripresa dal Monte Matajur (Ud) 1250 m slm |
Sezione Ammassi |
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AMMASSO APERTO M 45 / MEL 22 - PLEIADI | ||||
Ascensione retta: 03h 46m 59,4s; declinazione: +24° 06' 56" | ||||
Dimensioni: raggio 100,0'; magnitudine: 1,4 | ||||
Distanza ancora controversa: 135 pc (440 al) secondo Hubble (con un'unica misura) Distanza: 122 pc (399 al) secondo Hipparcos, dato dalla media di distanza di 54 stelle dell'ammasso | ||||
Diametro: 8 al; diametro mareale: 43 al (contiene mille stelle) | ||||
Nuova ripresa digitale dell'ammasso aperto più famoso e osservato, le Pleiadi,
che si trova nella costellazione del Toro, a circa a metà strada fra Aldebaran (alpha Tauri) e Zeta Persei. Sono stelle giganti azzurre, molto luminose, le quali si vedono da distanze
relativamente grandi e che hanno una vita relativamente breve. In una notte serena con un cielo mediocre si osservano ad occhio nudo cinque Pleiadi,
mentre da un cielo discreto se ne vedono sei. Ma chi dispone d'una buona vista e d'un cielo limpido senza inquinamento luminoso ne riuscirà a vedere
ben sette, anche se teoricamente ben 14 sarebbero alla portata d'una vista perfetta in condizioni di cielo perfetto. Con un buon binocolo è possibile
apprezzarne una cinquantina e con i telescopi alcune centinaia. Questa fotografia, realizzata con una macchina fotografica digitale dal socio Mauro Zorzenon, mostra bene l'area circostante le stelle (ricca d'idrogeno). L'area racchiusa nell'inquadratura mostra l'ammasso nella sua interezza e una parte delle stelle di fondo della Galassia. Rispetto alle fotografie su pellicola e a quelle con i primi ccd, le ultime digicam permettono di abbinare il grande campo dei loro sensori (tipico della fotografia su pellicola) all'alta efficienza quantica (cioè all'alta raccolta di fotoni rispetto a quelli incidenti, tipica del ccd). In questa maniera si raggiungono magnitudini molto elevate con pochissimo tempo, di solito 5 minuti invece di 1-2 ore, e i campi sono molto più ampi che non quelli tipici dei ccd. Qui vi mostro un'immagine di Rolando Ligustri nella quale sono specificati i nomi, o le sigle delle stelle inquadrate dai cataloghi SAO e di Flamsteed. Cliccando l'immagine l'aprirete a 765x480 pixel. Nel sito ci sono altre riprese delle Pleiadi; per vederle cliccate le immagini di Alessandro Di Giusto (10/01/2006), Marco Russiani (18/09/2004), Francesco Scarpa (23/12/2008), Giorgio Romano (estate 2004), Rolando Ligustri (24/12/2003), Rolando Ligustri (28/12/1997), Rolando Ligustri (28/06/1997). Confrontando le immagini, potrete constatare quanto siano migliorati i ccd in meno d'un decennio e quanto abbiano cambiato la capacità di ripresa veloce le digicam. Per leggere come vengano classificati gli ammassi aperti cliccate qui. L'immagine ha una dimensione di 800x600 pixel ed è a 16,8 milioni di colori; occupa una dimensione di 2,8 MB, qui compressa a 134 KB. | ||||
Telescopio per l'inseguimento: Vixen R200SS; f/4 | ||||
Machina fotografica: digicam Canon EOS 300D | ||||
Sensibilità equivalente: 400 ISO | ||||
Tempo integrazione: somma di 17 pose da 5 minuti | ||||
Temperatura: 3-4°C; vento: intensità medio-forte | ||||
Ammassi Aperti e Globulari |
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