02/05/2009 19:15-19:45 TU |
Immagine di Marco CANDOTTI |
Ripresa da Trivignano Udinese (Ud) |
Sezione Luna |
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LUNA DI SETTE GIORNI E MEZZO | ||||
MOSAICO DI 22 IMMAGINI | ||||
Il socio Marco Candotti realizzò nel maggio 2009 quest'immagine della fase lunare di sette giorni e mezzo, componendo un mosaico di ventidue singole inquadrature del satellite della Terra. L'immagine è, molto bella, mostrando il terminatore poco oltre la metà del disco selenico.
Partendo dal Polo Nord e andando verso il Polo Sud, le principali formazioni sono, con l'avvertenza che ove non indicato diversamente i nomi si riferiscono a crateri: W. C. Bond e
Epigenes vicino al polo nord, Aristoteles e Eudoxus (i due crateri ben visibili a nord del Mare Serenitatis), mentre sul bordo ovest dello stesso mare si vedono ora poco oltre al
terminatore i Monti Caucasus e i Monti Apennini
con Cape Fresnel separati da una lingua di lava basaltica che esce dal Mare Serenitatis. A distanza di 24 ore dal 6º giorno ora si possono guardare sotto la luce pure le Alpes con la Vallis Alpina, che nel 6º giorno erano ancora in ombra.
Scendendo sino all'equatore, a sud-ovest del Mare Serenitatis vediamo
Mare Vaporum, una formazione visibile bene solo con la Luna di almeno 7 giorni.
Scendendo ancora notiamo a ovest Sinus Aestuum e, al termine degli Appennini,
il cratere Eratostenes. Più a sud, praticamente all'equatore lunare, c'è Sinus Medi, un altro piccolo mare, mentre più a sud cominciano ad esserci solamente crateri, dato
che i grandi mari meridionali sono a ovest, in questa immagine nascosti dall'ombra della notte lunare. I crateri più importanti che vediamo qui sopra (posizionati nell'emisfero meridionale) sono:
Hipparcus, Albategnius, Parrot e ora visibili ci sono pure (leggermente più a occidente di questi tre)
Ptolemaeus, Alphonsus e Arzachel. Scendendo lungo il terminatore notiamo Krusenstern assieme a altri due crateri più piccoli che lo circondano, Lacaille,
Blanchinus, Werner e Aliacensis allineati da NW a SE. Come curiosità posso dire che proprio sul terminatore, poco prima del Polo Sud, si vede un'ansa scura, che in realtà è il cratere Clavius ancora in ombra. Chi è un amante del cinema di fantascienza saprà sicuramente che in questo cratere "viene ambientata" la seconda parte del capolavoro assoluto della fantascienza: 2001-Odissea nello spazio del sommo maestro Stanley Kubrik. Avrete già capito che sia il film che il regista sono i miei preferiti. La scena invece dove il monolite, lasciato da un'antica civiltà aliena, viene attivato dalla luce solare si svolge nel cratere di Tycho e indica chiaramente che doveva svolgersi durante il settimo giorno del mese lunare, in quanto come vedete nell'immagine sopra "oggi" esso è ancora in ombra. A chi interessasse la notizia... Chi desiderasse vedere l'immagine a piena risoluzione deve cliccare Luna di 7,66 giorni HD (1382x2000 pixel; 681 KB), da 15,8 MB non compressa. Immagine è di 415x600 pixel, a 16,8 milioni di colori, occupa 3,1 MB di memoria, qui compressi a 147 KB. Cliccando l'immagine l'aprirete a 681x1000 pixel. Il nord è in alto e l'est a destra. | ||||
Telescopio Riflettore: SC Celestron 280 mm di diametro; impiegata un alente di Barlow 2x; lunghezza focale totale: 5600mm | ||||
Digicam: Canon EOS 450D | ||||
Sensibilità equivalente: 200 ISO | ||||
Tempo d'integrazione: 1/13 secondo per ogni fotografia | ||||
Software: DPP, Adobe Photoshop, Paint Shop Pro | ||||
Immagine vincitrice del secondo premio al Primo concorso fotografico Alpe-Adria | ||||
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