07/12/2004 07/01/2005 |
Immagini di Mauro ZORZENON |
Riprese dal Monte Matajur (Ud) |
Sezione Deep Sky |
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LA SPADA DI ORIONE | ||||
NEBULOSA DI ORIONE - M 42 / NGC 1976 | ||||
Ascensione retta: 05h 35m 23.4s; declinazione: -05° 27' 14" (2000.0) | ||||
Dimensioni: 60.0' x 66.0'; magnitudine: 4.0 | ||||
Descrizione Dreyer: THETAORI$GREATNEB | ||||
NEBULOSA M43 / NGC 1982 | ||||
Ascensione retta: 05h 35m 37.4s; declinazione: -05° 15' 52" (2000.0) | ||||
Dimensioni: 20.0'; magnitudine: 9.0 | ||||
Descrizione Dreyer: VB,VL,RW/TAIL,MBM*8 | ||||
Separazione da M 42 / NGC 1976: 00° 11' 24" | ||||
NEBULOSA NGC 1977 | ||||
Ascensione retta: 05h 35m 31.4s; declinazione: -04° 51' 52" (2000.0) | ||||
Dimensioni: 20.0'; magnitudine: == | ||||
Descrizione Dreyer: 42ORIONIS$NEB | ||||
Separazione da M 42 / NGC 1976: 00° 35' 02" | ||||
AMMASSO APERTO NGC 1981 | ||||
Ascensione retta: 05h 35m 13.4s; declinazione: -04° 25' 52" (2000.0) | ||||
Dimensioni: 25.0'; magnitudine: 4.6 | ||||
Descrizione Dreyer: CL,VB,LRI,STL,SC | ||||
Separazione da M 42 / NGC 1976: 01° 01' 04" | ||||
Nelle tre riprese della "Spada di Orione", effettuate da Mauro Zorzenon, si osservano M 42 (la Nebulosa di
Orione, una delle più belle dell'intero cielo), e alcune delle formazioni ad essa associata: 11 primi e mezzo d'arco sopra il suo
centro si vede M 43 (NGC 1982), praticamente attaccata ad essa, mentre mezzo grado sopra del centro di M 42, si trova
NGC 1977, una nebulosa a riflessione (che ha quindi una colorazione azzurra) solcata da numerose bande di polvere), con l'ammasso
aperto NGC 1981 si trova ancora mezzo grado sopra. L'intero complesso si trova a circa 1500 anni luce di distanza dalla Terra
e, all'interno di esso, da nuove immagini prese nel 2005 sono state scoperte oltre tremila giovani stelle in precedente quasi tutte
sconosciute. Una casistica così ampia permette d'osservare la formazione stellare quasi in tutte le sua fasi, pertanto la M42 è
per gli astrofisici ormai un vero e proprio laboratorio. La grande nebulosità di M 42 è tutt'ora sede di grande formazione stellare e "il Trapezio", un gruppo di quattro giovani stelle situato al suo interno, ne è un chiaro esempio. Può essere visto in due esposizioni (a sinistra quella temporalmente più lunga e a destra quella più corta) cliccando qui. Sotto riportiamo un altro link sempre riferito al Trapezio. Vicino a questo gruppetto di giovani stelle calde e giganti si trova un secondo gruppetto, ancora più giovane, simile per caratteristiche al primo. Quest'ultimo non è facilmente osservabile con strumenti amatoriali. All'interno della nebulosa principale, ma osservando bene anche all'interno della NGC 1977, si notano molti filamenti di materia oscura, composta da grani di polvere interstellare che assorbono la luce visibile e ultravioletta emessa dalle caldissime stelle giovani. La polvere riemette la radiazione assorbita sotto forma di radiazione infrarossa (in pratica calore), che permette d'indagare il suo interno, cosa impossibile da fare nel visibile o ultravioletto. Tale indagine però dev'essere compiuta impiegando satelliti artificiali, oppure osservando in specifiche "finestre" di relativa trasparenza dell'atmosfera. Per fare ciò gli strumenti devono essere montati su palloni aerostatici, che volano per alcuni giorni alla quota di alcune decine di chilometri, oppure installati in alta montagna, in siti con condizioni meteorologiche particolari. Nelle Alpi è famoso l'osservatorio svizzero del Gemongerrat.
Il 7 dicembre 2004 Mauro Zorzenon ha ripreso nuovamente dal Monte Matajur la zona della Nebulosa di Orione (M42),
identificata di solito con la spada dell'eroe mitologico. Rispetto all'immagine qui sotto nella pagina, Zorzenon ha utilizzato la sua
digicam Canon EOS 300D; pertanto si può confrontare la ripresa su pellicola chimica qui sotto con quelle digitali qui sopra: come notate
immediatamente il filtro taglia-rosso delle digicam limita drasticamente (al solo 5%) il flusso in luce rossa e inevitabilmente esalta
la parte gialla e, soprattutto, blu dello spettro luminoso. Se questo è auspicabile nelle riprese in luce diurna, esso limita molto
le immagini astronomiche, specialmente se ritraggono oggetti con forte componente rossa, come M42. I produttori, Canon compresa, hanno
cominciato a produrre digicam senza il filtro taglia-rosso, e il filtro viene avvitato sull'obbiettivo quando serve. In attesa che i
soci comprimo questa macchina, "accontentiamoci" di vedere le riprese qui sopra!
L'immagine a sinistra ha una dimensione di 382 x 600 pixel; è a 16,8 milioni di colori ed occupa 4,4 MB, qui compressa a 161 KB.
Cliccandola l'aprirete a 700 x 1100 pixel. | ||||
Immagine a sinistra | ||||
Telescopio rifrattore: Vixen R200SS; f/4 | ||||
Digicam: Canon EOS 300D esposta a 400 ISO equivalenti | ||||
Tempo d'esposizione: somma di 15 pose da 3 minuti più 15 pose da 20 secondi | ||||
Immagine a destra | ||||
Telescopio: Vixen R200SS; f/4 | ||||
Fotocamera digitale: Canon EOS 300D | ||||
Somma di 13 pose da 240 secondi + 10 pose da 300 secondi + 15 pose da 13 secondi (con maschera sfocata) | ||||
Compositazione immagini: Astroart; elaborazione: Adobe Photoshop | ||||
Immagine pubblicata a pagina 74 della rivista "Nuovo Orione n°190" del marzo 2008 | ||||
06/12/1999 | Immagine di Mauro ZORZENON |
Ripresa da Aquileia (Ud) |
Sezione Deep Sky |
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La ripresa fotografica di Mauro Zorzenon è particolamente bella sia per la sua bravura come astrofotografo che per l'alto tempo d'inseguimento tenuto; egli ha effettuato quattro riprese singole da 15, 20, 30 e altri 30 minuti, componendole poi in un unico fotogramma con ben 95 minuti complessivi d'esposizione! Un tempo del genere è impossibile da tenere nella nostra zona, senza considerare che Aquileia si trova a pochi chilometri dalla laguna di Grado, quindi dal mare, per di più in una zona dove ci sono risorgive. Non parliamo poi dei problemi conseguenti il difetto di reciprocità dell'emulsione e di tutti i problemi che s'incontrano in ogni singola ripresa... Complimenti per il bellissimo risultato e non dimentichiamoci che fu presa su diapositiva il 6 dicembre 1999, quando i ccd erano ancora "primitivi" e a prezzi proibitivi.
Nel sito sono presenti altre immagini delle nebulose sopra visualizzate. L'immagine ha una dimensione di 400 x 600 pixel; è a 16,8 milioni di colori ed occupa 5,5 MB, qui compressa a 118 KB. Cliccandola l'aprirete a 800 x 1200 pixel. | ||||
Immagine in alto | ||||
Obiettivo: MTO da 1000 mm di focale ridotto a 700 mm; f/7 | ||||
Diapositiva: Kodak E200 esposta a 1000 ISO | ||||
Tempo d'esposizione: somma di quattro fotogrammi da 15+20+30+30 m | ||||
Nebulose |
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