logo 3KB 24/08/1996
20:25 T.U.
Immagine di
Marco COSMACINI
Ripresa dal
Monte Matajur (Udine)
Sezione
Deep Sky
Orion Nebula: 17 KB
NEBULOSA DI ORIONE - M 42 / NGC 1976
Ascensione retta : 05h 35m 23.4s ; declinazione : -05° 27' 14" (2000.0)
Dimensioni : 60.0' x 66.0' ; magnitudine : 4.0
Descrizione Dreyer : THETAORI$GREATNEB

Nell'immagine si vede la famosissima nebulosa di Orione (M 42), che è stata una delle nebulose osservate da Charles Messier nel XXVIII secolo (catalogata con il numero 42 del suo catalogo). Essa è probabilmente la più bella nebulosa dell'intero cielo ed è visibile già ad occhio nudo in una serena serata invernale. E' un oggetto bello da vedersi già al binocolo, che diventa splendido mano a mano che si inquadra in telescopi sempre più grandi (come diametro). In fotografia (o nelle immagini c.c.d.) diventa addirittura spettacolare rendendosi visibili le componenti della radiazione non visibili ad occhio nudo. Gli strumenti grandi riescono ad evidenziare, all'interno della nebulosa, pure un asterismo di quattro stelle giovani chiamato il Trapezio. Questa nebulosa è ancora sede di formazione di nuove stelle. Ad occhio nudo si osserva solo una piccola parte dell'area complessiva della nebulosa, dato che la sua dimensione di oltre 1° di diametro la rende di diametro doppio rispetto alla Luna piena!

Qui sotto vi mostro una nuova ripresa, fatta stavolta da Marco Russiani il 23/01/2004, che mostra quanto si siano evoluti i ccd, nonostante che l'immagine sopra di Cosmacini fosse un piccolo capolavoro per il momento nel quale fu presa (ricordiamoci che era il 1996!)

M42 di Marco Russiani: 90 KB; clicca l'immagine per ingrandirla

Nell'inquadratura di Cosmacini si vedono tanti particolari, ma l'immagine sembra "sgranata", come quando si "tira" la diapositiva per ottenere una maggiore sensibilità, col prezzo di ottenere però una granulosità maggiore. In quella di Russiani si nota chiaramente che il sensore ha raccolto efficacemente i fotoni e che il tutto appare "più morbido" (è una vecchia espressione che si adoperava in fotografia per dire che i contorni degli oggetti raffigurati nell'immagine non balzavano immediatamente all'occhio, ma si integravano perfettamente nell'insieme primo piano+fondo+contorni). Nell'immagine di Russiani i dettagli risaltano naturalmente, perché registrati realmente, e non perché evidenziati mediante qualche processo di elaborazione spinta. Il tutto si mostra quindi realisticamente, con le velature della nebulosa ben marcate, ma che non staccano fastidiosamente dal fondo, anch'esso appartenente alla nebulosa e quindi praticamente alla stessa distanza da noi. Inoltre le parti scure della nebulosa, quelle ricche di polveri, non sono completamente scure, ma hanno sempre una leggera luminosità, mentre il centro della nebulosa, il più luminoso, non è troppo saturato come nell'immagine di Cosmacini (ma da quel ccd sono nate già tre generazioni di suoi discendenti!) Al centro un paio di stelle hanno saturato i pixel, ma la barra sbordante dei fotoni fuoriusciti dal canale non danno fastidio all'insieme. Complimenti a Russiani per il buon lavoro, soprattutto perché fatto dalla sua cittadina, cioé da Campolongo al Torre (Ud), che è in pianura a poco più d'una ventina di km dal Mare Adriatico.

Rolando ha preso pure un'immagine a grande campo dell'intera zona centrale di Orione, in modo da mostrarvi dove si trovino le singole nebulosità e come siano correlate fra di loro; per vederla, cliccate l'immagine nebulose a grande campo.
Le tre stelle della "Cintura di Orione" sono Alnitak (Zeta), Alnilam (Epsilon) e Mintaka (Delta), mentre con la Sigma formano una "L". All'esterno dell'angolo rettangolo formato da queste quattro stelle si trova la nebulosa Fiamma (NGC 2024), mentre poco in basso a sinistra c'è la Testa di Cavallo.
Nella parte bassa e centrale, cioé sopra Rigel (Beta) e Saif (Cappa), si trova il complesso delle nebulosità associate alla Nebulosa di Orione (M42). Nel sito sono presenti varie immagini della nebulosa:
tre immagini a colori della Spada di Orione di Mauro Zorzenon;
un'immagine a colori della Nebulosa di Orione di Paolo Beltrame e una di Alessandro Di Giusto;
un'immagine in B/N a medio campo col Trapezio presa da Rolando Ligustri;
tre immagini a colori della zona centrale col Trapezio riprese da Paolo Beltrame;
un'immagine a colori della nebulosa presa da Marco Russiani.

L'immagine in alto è di 501 x 333 pixel, a 256 toni di grigio; ha una dimensione di 231,5 KB, qui compressa a 32 kb. La risoluzione dell'immagine è di 2.9"/pixel. Il campo ripreso è di 59,3' x 39,5'.
L'immagine in basso è di 517 x 350 pixel, a 16,7 milioni di colori; ha una dimensione di 2,1 MB, qui compressa a 90 kb.

Immagine di Cosmacini
Telescopio Rifrattore: ASTRO-PHYSICS 105 EDT - 105 mm di diametro - f/4,5
CCD: AXIOM AX-1 (KAF 400)
Tempo di integrazione : 60 s
Immagine elaborata con Idden Image e Mira Professional
Immagine pubblicata sulla rivista Nuovo Orione
Immagine di Russiani
Telescopio Rifrattore: VIXEN Apocromatico ED 102 SS
CCD: SBIG ST-7 XME
Tempo di integrazione: somma di 4 frame da 60 s (240 s totali)
E' stato impiegato un filtro NBN

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Copyright © 1997-2000-2004 di Lucio Furlanetto (testo)
Copyright © 1997 di Marco Cosmacini (immagine in alto) e 2004 di Marco Russiani (immagine in basso)

Pagina caricata in rete: 10 febbraio 1999; ultimo aggiornamento (9°): 26 settembre 2005