La sera del 27 agosto 2003, i soci Mauro Zorzenon e Marco Russiani hanno tentato
una ripresa storica: fotografare il satellite più piccolo del Pianeta Rosso, cioé
Deimos; l'immagine sopra ne è la testimonianza.
Impiegando il ccd di Russiani, Mauro e Marco hanno ottenuto stavolta un risultato a dir poco
straordinario: il satellite, grande pochi chilometri, si vede chiaramente, nonostante la distanza
sia comunque di 55 milioni di km e la luminosità del pianeta sovrasti enormemente quella dei suoi
due satelliti. Complici pure la straordinaria vicinanza del pianeta e la sensibilità delle
camere ccd, questa volta volta hanno fatto un "colpaccio", unici in Italia (a quanto ne sappiamo
sino ad oggi).
L'immagine originale è compressa in tif ed ha una dimensione di 366 kB.
Mauro mi ha scritto:
"Ti inviamo un'immagine di Deimos ottenuta vicino la laguna di Grado, in comune di
Aquileia (Ud) con gli strumenti montati a 20 metri dal mare.
Il sito è stato più volte sfruttato per osservazioni planetarie grazie alle particolari
condizioni offerte dal microclima marino: la temperatura dell'acqua, costante per chilometri,
crea flussi d'aria prevalentemente laminari, quasi mai turbolenti, concedendo un seeing
mediamente migliore di quello della "terra ferma".
Per riprendere la luna di Marte abbiamo montato un CCD SBIG ST7 XME sul
Celestron Ultima 9 1/4. L'immagine è stata ingrandita tramite un oculare
plossl da 25mm; in questo modo, grazie all'impiego di un tele-extender, la
focale è stata portata a circa 6 metri, con un campo sul sensore di 3,9' X 2,6'.
Per occultare -l'abbagliantissimo !- Marte, abbiamo applicato nell'oculare,
all'altezza del piano focale, una strisciolina spessa poco meno di un
millimetro, costituita da due strati: uno di adesivo nero opaco, l'altro di
alluminio per alimenti, adeguatamente opacizzato. Quest'ultimo è stato
applicato per scongiurare possibili diffusioni di luce attraverso il nastro adesivo.
Dopo qualche esposizione, fatta per saggiare la messa a fuoco, sovrapporre il pianeta alla
strisciolina occultatrice, e testare la bontà del moto orario, il più debole dei satelliti di
Marte finalmente è comparso sullo schermo: Deimos era dunque nostro!
L'immagine che inviamo(in visione telescopica, capovolta) è il risultato
della somma di tre esposizioni da 10 secondi ciascuna, la prima delle quali
ottenuta alle 23:09 di T.U. Questo tempo di integrazione si è rivelato il
massimo consentito per ottenere, con la focale di 6 metri, un inseguimento adeguato.
Deimos è al centro dell'immagine mentre, in alto a destra, compare
curiosamente una stellina di 13a, classificata come GSC 6387-1137.
In serate successive abbiamo tentato la difficilissima impresa di registrare
l'immagine di Phobos che però, ahimè, è sempre rimasta annegata nella luce
di Marte. Il nostro quindi è solo un successo parziale: stiamo infatti
studiando qualche metodo alternativo che, riducendo la luce diffusa del
Pianeta, ci permetta di cogliere la più elusiva delle lune Marte..."
MARCO RUSSIANI e MAURO ZORZENON (Circolo AStrofili Talmassons)
Quest'immagine venne presa lo stesso giorno dall'astrofilo spagnolo Francisco A. Violat
Bordonau e mostra Marte, il suo satellite Deimos e alcune stelle.
Come si evince dalla scritta nell'immagine, essa venne presa alle ore 04:50:07 TU, cioé la
mattina precedente alla ripresa di Zorzenon e Russiani.
Le immagini precedenti di Mauro Zorzenon la potete vedere cliccando
27/08/2003,
23/08/2003,
18/08/2003,
14/08/2003,
03-04/08/2003,
27/07/2003 e
19-20/07/2003.
Per vedere le immagini di Paolo Beltrame cliccate
27/08/2003,
24/08/2003,
12/08/2003,
27/07/2003,
20/07/2003,
12/07/2003,
07/07/2003,
30/06/2003,
20/06/2003,
12/06/2003,
07/06/2003,
05/06/2003,
31/05/2003,
25/05/2003,
18/05/2003,
mentre Enrico Perissinotto ha ottenuto quelle del
28/08/2003,
23/08/2003,
12/07/2003 e
08/06/2003;
Marco Cosmacini ha realizzato quelle del
27/07/2003,
20/07/2003,
quelle di Francesco Scarpa le potete vedere cliccando
27/07/2003 da solo, oppure
20/07/2003 con Giuliano Degano.
Altre immagini delle precedenti opposizioni sono disponibili nel sito del CAST:
quella del 27/05/2001 di Marco Russiani,
Enrico Perissinotto e Giorgio Romano;
quella del 01/05/2001 di Mauro Zorzenon;
quella dell'11/05/1999 di Fabrizio Marchi.
Francesco Scarpa ha disegnato varie volte questo pianeta:
il 24/06/2001, il 27/06/2001 e parecchie altre successivamente.
L'immagine ha una dimensione di 720 x 487 pixel, è a 16,7 milioni di colori; occupano 730,8 kB,
qui compressi a 55 kB. Cliccando l'immagine l'aprirete a 743 x 503 pixel. |