Terza immagine inviatami dall'astrofilo spagnolo Francisco A. Violat Bordonau, il quale ha riprendeso i due satelliti del pianeta rosso mediante ccd: Deimos e Phobos, enormemente meno luminosi del pianeta e molto vicini a esso. La grande difficoltà per gli astrofili sta nel fatto che la differenza di luminosità fra il pianeta (di magnitudine -2.9) e quella dei due satelliti è di quasi 15 magnitudini! Essa corrisponde a un fattore prossimo a un milione di volte, quindi si capirà quanto sia difficile l'impresa per coloro che non dispongono di siti con seeing ottimo.
Qui sopra si vede al centro il luminosissimo Marte, la cui luce viene riflessa dal crocicchio che sostiene lo specchio secondario, e ai due lati si notano con un po' di difficoltà i suoi due satelliti Phobos a destra e Deimos a sinistra. La ripresa venne effettuato di prima mattina, il 27 agosto 2003, poco prima dell'alba; ci si ricordi che la Spagna ha un'ora di fuso in meno rispetto alla nostra, pertanto il loro attuale TL=TU+1, mentre il nostro TL=TU+2. L'immagine non è spettacolare come può esserlo una del Telescopio Spaziale Hubble o di una delle sonde che ruotano attorno a Marte, ma è la testimonianza della ripresa da un astrofilo che ha "immortalato" questi piccoli corpi distanti ben 55,759 milioni di km, quando Marte aveva un diametro apparente di 25,13" d'arco e una fase di 5,1°. Nella parte inferiore si può vedere quale fosse la disposizione geometrica dei corpi al momento dell'inquadratura.
Francisco A. Violat Bordonau è iscritto all'Asesores Astronomicos Cacerenos, e opera nell'Observatorio Astronomico de Caceres (CCD Photometry Department). Egli fa parte anche dell'Asociacion de Variabilistas de Espana e del Gruppo di Ricerca Astrofotometrico Variabilisti Italia.
Il loro sito internet si può visitare all'indirizzo http://www.geocities.com/CapeCanaveral/Hall/6524/.

Altre immagini dei satelliti di Marte si possono vedere cliccando Deimos 18/08/2003, Deimos 25/08/2003, Phobos e Deimos 30/08/2003.

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