19/11/2004 | Immagine di Marco RUSSIANI |
Ripresa da Campolongo al Torre (Ud) |
Sezione Deep Sky |
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AMMASSO APERTO M 35 / NGC 2168 | ||||
Altre designazioni: OCL 466 | ||||
Tipo: III 2 m; Descrizione: Cl,vL,eRi,pC,st9...16 | ||||
Ascensione retta: 06h 09m 00.0s ; declinazione: +24° 21' 00" (J2000) | ||||
Dimensioni: 28.0' asse maggiore; magnitudine: 5.1 | ||||
Distanza da Mu GEM: 3.67°; angolo di posizione: 300.4° | ||||
Distanza da 1 GEM: 3.90°; angolo di posizione: 294.8° | ||||
AMMASSO APERTO NGC 2158 | ||||
Altre designazioni: OCL 468 | ||||
Tipo: II3r; Descrizione: Cl,pS,mC,vRi,irr triangle * eS H VI 17;150 F* on edge of M 35 | ||||
Ascensione retta: 06m 07m 25.6s; Declinazione: +24° 05' 46" (J2000) | ||||
Dimensioni: 5.0' asse maggiore; magnitudine: 8.6 | ||||
Distanza da Mu GEM: 3.90°; angolo di posizione: 294.5° | ||||
Distanza da 1 GEM: 1.15°; angolo di posizione: 41.7° | ||||
L'autore di questa nuova immagine dell'ammasso aperto M35 è Marco Russiani, mentre la precedente ripresa (quella di Rolando Ligustri presa il 07/12/1999), l'ho posizionata in basso nella pagina , tanto per ricordare quale sia stata l'evoluzione dei sensori digitali delle macchine fotografiche.
In alto a sinistra si nota un secondo ammasso aperto: è NGC2158, che nella ripresa digitale di Ligustri osservabile qui sotto è in
posizione esattamente opposta rispetto a dove si vede nella fotografia digitale di Russiani qui sopra o in quella chimica di
Paolo Beltrame. Ci si ricordi che la ripresa telescopica dell'immagine è rovesciata
rispetto alla visione binoculare o fotografica. Infatti gli assi segnati nella didascalia hanno il nord in alto e l'est a sinistra, mentre
in quelle di Russiani e Beltrame il nord è in alto e l'est a destra. Si tenga pure conto che nelle stampe fotografiche, invece, talvolta
può accadere che i laboratori fotografici invertano il negativo e le conseguenti stampe risultino rovesciate e ribaltate, quindi sovente
si notano gli scambi degli assi ortogonali fra immagini presenti pure sullo stesso numero della rivista!
Di seguito riporto i dati di M 35 ricavati dal nostro planetario Guide 8.0:
Commenti tratti dal Progetto NGC-IC:
Note dal Catalogo NGC2000:
Commenti dalle Osservazioni di Steve Coe:
Commenti tratti dal SAC (Saguaro Astronomy Club) 7.2:
Di seguito riporto i dati di NGC 2158 ricavati dal nostro planetario Guide 8.0:
Commenti tratti dal Progetto NGC-IC:
Note dal Catalogo NGC2000:
Commenti dalle Osservazioni di Steve Coe:
Commenti tratti dal SAC (Saguaro Astronomy Club) 7.2:
Ammirando la splendida inquadratura di Marco Russiani non si può non pensare a quali riprese si riusciva a fare con una
strumentazione "alla nostra portata" solamente nel 1999: la precedente ripresa di Rolando Ligustri, il nostro presidente è
certamente uno che di sensori digitali se ne intende parecchio (anche perché ha utilizzato almeno sei o sette diversi ccd), il 7
dicembre 1999 alle ore 22:12 T.U. riprendeva da Talmassons (Ud) lo stesso campo nel modo che potete osservare qui sotto.
La differenza è così lampante che non c'è nulla da dire: questa è stata l'evoluzione delle macchine fotografiche digitali in soli
tre-quattro anni. Che cosa potranno fare fra soli cinque anni?
L'immagine di Russiani ha una dimensione di 607 x 600 pixel, è a 16,8 milioni di colori ed occupa 5,7 MB, qui compressa a 160 KB.
Il campo inquadrato (col sud in alto) è di circa 70' per lato, con una risoluzione di circa 2"/pixel: sono state eliminate le parti
estreme del fotogramma che presentavano una leggera elongazione dedelle stelle ai bordi. | ||||
Immagine in alto (di Marco Russiani) | ||||
Telescopio per la fotografia: Rifrattore Vixen apocromatico ED 102 SS da 102 mm di diametro aperto a f/6.5 (lunghezza focale=660 mm) al fuoco diretto Telescopio per l'inseguimento (eseguito manualmente): Rifrattore di guida Vista 80 mm portato a f/15 con una lente di Barlow | ||||
Digicam: Canon 300D | ||||
Tempo d'integrazione: somma di 4 pose da 120 secondi | ||||
Elaborazione immagini: è stato applicato un filtro digitale a "maschera sfocata" (Unsharp Mask) | ||||
Trasparenza cielo: più che buona; seeing: media turbolenza; inquinamento luminoso: moderato | ||||
La temperatura esterna era di circa 5 °C, più che buona per le Reflex Digitali che lavorano
senza raffreddamento del chip. E' stato sottratto il dark frame da ciascuna posa singola prima della loro compositazione. | ||||
Immagine in basso (di Rolando Ligustri) | ||||
Telescopio rifrattore: Vista da 800 mm di diametro; f/5.6 | ||||
CCD: SBIG ST9E (KAF 400) | ||||
Tempo d'integrazione: 1 posa da 60 secondi | ||||
Ammassi |
Fotografia, ccd e ricerca |
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