Transito di Mercurio sul disco solare
Animazione del fenomeno realizzata da Frank Reddy e inserita nel sito di
Spaceweather.com.
Animation courtesy Frank Reddy (copyright 2003)
Sequenza con reali immagini del fenomeno ripresa durante l'uscita di Mercurio dal disco solare (3° e 4° contatto) dalle ore 10:27 alle 10:32 T.U. Sequenza ripresa da Enrico Perissinotto e composta in animated gif da Rolando Ligustri. Per andare alla specifica pagina cliccate qui.
La mattina del 7 maggio 2003, fra le 07:12 TL e le 12:32 TL, il pianeta Mercurio è transitato davanti al disco del Sole. Questo non ha comportato nessuna influenza sulla Terra, ma è stato un curioso fenomeno, che avviene abbastanza raramente e approssimativamente ogni decina-ventina d'anni per una specifica località del nostro pianeta. I contatti ai bordi, cioé il tempo che il pianeta impega per far entrare nel caso del 1° e 2° contatto o far uscire nel caso del 3° e 4° contatto, durano circa 5 minuti. Si ricordi che per Talmassons il sole è sorto alle 05:43 T.L., cioé alle 03:43 T.U.
Per vedere bene il piccolo di disco nero di mercurio, largo 12" d'arco, si doveva utilizzare un
telescopio o un obiettivo fotografico (schermati dai filtri solari) con lunghezza focale di
almeno 400 mm, in modo da avere una comoda visione. Più è lunga la focale e più l'immagine sarà
ingrandita, ma essa risentirà anche della turbolenza atmosferica. L'inizio del fenomeno è avvenuto
alle 05:12 T.U. col Sole relativamente basso sull'orizzonte, a 11,9°, quindi in condizioni non
ottimali a causa della turbolenza generata da case, autovetture o altre superfici che riscaldandosi
provocano correnti ascensionali d'aria calda. Cercando se possibile un posto rialzato, come una
collinetta, o montagna ma con l'est/nord-est perfettamente libero, in quella direzione senza case,
né condomini, né alberi a fusto alto, avreste avuto uno spettacolo diverso dal solito. Si doveva
prestare attenzione anche al fatto se ci fossero stati cirri o nuvole anche leggere, le quali
avrebbero potuto nascondere ugualmente l'immagine del pianeta, se non addirittura del Sole.
Al massimo del fenomeno il Sole è stato alto 41,4° sull'orizzonte, mentre al 4° contatto era alto
63,6°.
Come ogni volta che si deve riprendere il Sole ricordiamo di NON GUARDARE ASSOLUTAMENTE IL SOLE
DIRETTAMENTE, anche se basso sull'orizzonte, di impiegare SOLAMENTE filtri certificati, se
possibile in astrosolar; nel caso non si disponesse di ciò, si presti molta attenzione anche
usando quelli in mylar o equivalenti.
NON SI USINO filtri o occhiali da saldatore, men che mai vetri anneriti dal fumo, dischi di
floppy disk o similia. Gli occhi non sono riparabili!!! Leggete a tal riguardo l'articolo
la protezione della
vista nell'osservazione del Sole di Mauro Messerotti.
Il TL=tempo locale è il tempo valido per il meridiano dell'osservatore. In pratica per noi è il tempo reale che dobbiamo usare; attenzione a non confonderlo col TMEC=Tempo Medio dell'Europa Centrale anche se esso è molto vicino al TL. Si ricordi che quasi sempre in astronomia si usa il TU, anche se qui per vostra comodità si adottato il TL.
Di seguito riporto il comunicato stampa lanciato dall'Unione Astrofili Italiani.
Il transito di Mercurio o di Venere sul Sole è un evento piuttosto raro: entrambi i pianeti
interni, infatti, ruotano attorno al Sole su orbite inclinate di alcuni gradi rispetto al piano
dell'orbita terrestre (7° per Mercurio, e circa la metà per Venere); in altre parole, percorrono
di norma una traiettoria leggermente al di sopra o al di sotto del Sole.
Solo in alcuni degli allineamenti Sole - pianeta interno - Terra, per una particolare
combinazione di fattori, si ha l'opportunità di osservare il transito davanti al disco del Sole:
per Mercurio questo accade in media ogni 7 anni, anche se il fenomeno spesso ha luogo
in orari a noi inaccessibili (prima dell'alba o dopo il tramonto: in tal caso il fenomeno
è visibile in Asia o in America).
Storicamente l'osservazione dei transiti di Mercurio (come anche di Venere) ha permesso di
ricavare con una buona precisione la distanza fra la Terra e il Sole, o meglio l'Unità
Astronomica (UA), l'unità di misura più importante in astronomia; da quest'ultima, infatti, si
può dedurre la distanza di tutti i corpi celesti, dai pianeti del Sistema Solare alle più
remote galassie.
L'ultima volta che l'evento fu visibile in Italia, e solo nella parte finale, con il Sole molto
basso sull'orizzonte, è stato il 13 novembre 1986. Il prossimo 7 maggio potremo invece seguire
l'intero percorso del pianeta davanti al Sole, per una durata complessiva di circa 5 ore e 20
minuti, secondo i seguenti orari:
Inizio - ore 7:12
Fase centrale - ore 9:53
Fine - ore 12:32
Ricordiamo inoltre che, come per ogni osservazione che vede protagonista l'astro del giorno, è
assolutamente necessario anteporre a binocoli e telescopi opportuni filtri solari per proteggere
la vista da danni irreversibili.
Il fenomeno sarà seguito dalle Associazioni di Astrofili su tutto il territorio nazionale: la
campagna osservativa, denominata "MERCURIO ECLISSA IL SOLE - Sun Party in tutta Italia", è
promossa dall'UAI - Unione Astrofili Italiani, e vedrà centinaia di appassionati impegnati a
mostrare al pubblico con i propri strumenti il percorso del pianeta davanti alla nostra stella.
Questa osservazione costituirà anche un'utile esperienza in vista di un prossimo fenomeno di
analoga natura, ma assai più raro e spettacolare: il transito sul disco solare del pianeta Venere,
che avverrà l'8 giugno 2004 (un evento che non si verificava dal lontano 1882).
Per ulteriori informazioni sulle modalità di osservazione e sulle località dove saranno
organizzate osservazioni pubbliche, si può contattare la Commissione Divulgazione UAI.
Prima sequenza d'immagini dei nostri soci; Enrico Perissinotto è stato con Rolando
Ligustri, Paolo Beltrame, Francesco Scarpa, Mauro Zorzenon, Marco Russiani e me a Talmassons,
presso il nostro osservatorio astronomico, per tutta la durata del fenomeno (05:12-10:32 TU).
Altri soci, Marco Cosmacini e Giorgio Romano hanno effettuato analoghe riprese da Udine,
mentre ulteriori soci come Virginio Savani e Katia Coppo sono rimasti con noi a Talmassons
per un tempo limitato a causa di impegni di lavoro o scuola. E' stato un lavoro di gruppo e nei
prossimi giorni vi mostrerò i risultati.
I singoli frames sono stati ottenuti componendo brevi filmati .avi per migliorare la qualità
complessiva dell'immagine e abbassare la tremenda turbolenza atmosferica presente. L'attrezzatura
impiegata da Enrico è stata:
Telescopio rifrattore apocromatico: Astrophysics EDFS 130 mm di diametro a f/12
Prisma di Hershel Baader e filtro ND 4
Web Cam Tou Cam Pro