logo 3KB 23/12/2008
dalle 23:00 T.U.
Immagine di
Francesco SCARPA
Ripresa dal
Monte Zoncolan (Ud)
Sezione
Ammassi Aperti
Plejades open cluster: 248 KB; click on the image to enlarge
AMMASSO APERTO M 45 / MEL 22 - PLEIADI
Ascensione retta: 03h 46m 59,4s; declinazione: +24° 06' 56" (J2000.0) del centro dell'ammasso
Dimensioni: raggio 100,0'; magnitudine: 1,4

Nuova fotografica a colori dell'ammasso aperto più famoso del cielo, le Pleiadi, stavolta opera del lignanese Francesco Scarpa. La sequenza di 15 pose da otto minuti sciascuna fu scattata la notte del 23-24 dicembre 2008 a partire dalle ore 23 di tempo universale, corrispondenti alla mezzanotte in ora solare. Francesco assieme a altri soci del CAST si era recato sul Monte Zoncolan, a circa 1300 metri di quota.
L'ammasso aperto si trova nella costellazione del Toro, circa a metà strada fra Aldebaran (alpha Tauri) e Zeta Persei. Sono stelle giganti azzurre, molto luminose che splendono e si vedono da grandi distanze e hanno una vita molto breve, se paragonata a quella del nostro sole. In una notte serena nelle Pleiadi si osservano ad occhio nudo sei stelle, ma chi dispone d'una vista perfetta riuscirà a vederne sette, mentre con un buon binocolo se ne possono apprezzare almeno una cinquantina e con i telescopi alcune centinaia.
Questa fotografia, realizzata con una digicam, ha permesso di riprendere molti più dettagli della parte nebulare che circonda le stelle rispetto alle vecchie fotografie fatta con macchine classiche (a pellicola). Anche se la tecnica e la strumentazione devono comunque essere buone, con le vecchie macchina a pellicola era enormemente più difficile raggiungere pose adeguate per mostrare i particolari delle nebulosità che circondano queste stelle giganti azzurrre.
Più sotto nella pagina troverete una serie di links con i quali visiterete altre pagine del sito dove sono presenti altre immagini dell'ammasso aperto prese dai nostri soci. Analizzando ciascuna immagine potrete notare subito quanto sia maggiore la sensibilità nel blu (ma anche nel rosso e nel giallo) delle digicam rispetto alle pellicole chimiche. Tutti i lavori fotografici astronomici hanno comportato lunghi tempi di posa per riuscire a impressionare le tenui nebulosità, dato che l'efficienza quantica della pellicola chimica è sul 2%, cioé solamente 1 fotone su 50 impressiona la pellicola. Le digicam, le quali impiegano sensori digitali, hanno invece efficienze quantica molto maggiore, mentre i ccd anche del 90%. Chiunque si sia cimentato in una posa singola della lunghezza di un'ora o più sa quanto lavoro serve per stazionare perfettamente un telescopio e procedere senza errori in una simile esposizione. A tutti coloro che hanno lavorato, e continuano a lavorare, con le pellicole chimiche va dunque tutto il nostro rispetto.

Una curiosità: alla sinistra della stella Celaeno (appena più in alto di Electra) parrebbe notarsi una galassia spirale vista di taglio, cioé lungo il disco equatoriale. Ma non essendo presente in nessuna altra fotografia che ho visto, ritengo sia un riflesso dell'ottica del telescopio.

I nomi delle Pleiadi: 78 KB

Qui sopra vi mostro un'immagine di Rolando Ligustri nella quale sono specificati i nomi, o le sigle delle stelle inquadrate dai cataloghi SAO e di Flamsteed, in modo da poter identificare gli oggetti inquadrati.

Nel sito ci sono altre riprese delle Pleiadi; per vederle cliccate le immagini di Mauro Zorzenon (10/12/2004), Marco Russiani (18/09/2004), Giorgio Romano (estate 2004), Rolando Ligustri (24/12/2003), Rolando Ligustri (28/12/1997), Rolando Ligustri (28/06/1997). Confrontando le immagini, potrete constatare quanto siano migliorati i ccd in meno d'un decennio e quanto abbiano cambiato la capacità di ripresa le digicam. Per leggere come vengano classificati gli ammassi aperti cliccate qui.

L'immagine ha una dimensione di 349x600 pixel ed è a 16,8 milioni di colori; occupa una dimensione di 10,1 MB, qui compressa a 248 KB. Risoluzione: 2,06"/pizxel. Cliccandola l'aprirete a 1016x1746 pixel.

Telescopio rifrattore: Astro-Physics 130 EDFS, AOG, da 130mm di diametro; lunghezza focale 780mm
Digicam: Nikon D70 non modificata, DslrStar
Sensibilità equivalente: 1000 ISO
Tempo d'integrazione: media di 15 pose da 8 minuti
Filtri impiegati: nessuno
Magnitudine visuale: 6,5; seeing: IV-V (scala Antoniadi); vento: 0km/s; temperatura: 0°C
Software: AstroArt, Adobe Photoshop
La precedente immagine di Alessandro di Giusto, pubblicata il 2 marzo 2005, fu ritirata e sostituita da quella sopra il 25 gennaio 2009

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Copyright © 2005-2009 di Lucio Furlanetto (testo) e 2008 di Francesco Scarpa (immagine)
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Pagina caricata in rete: 2 marzo 2005; ultimo aggiornamento: 25 gennaio 2009