Tra tutti i pianeti del Sistema Solare 
la Terra è l'unico a possedere 
un'atmosfera ricca di ossigeno e di azoto, elementi 
fondamentali per consentire la presenza della vita in tutte le sue forme, animali e vegetali (almeno come la concepiamo 
noi). L'atmosfera svolge anche un ruolo essenziale per garantire la protezione della vita: essa costituisce infatti uno 
schermo estremamente efficiente per assorbire le radiazioni 
ultraviolette e per il flusso di particelle provenienti dal Sole, che altrimenti la distruggerebbero quasi immediatamente.
L'atmosfera protegge inoltre la superficie terrestre dall'impatto delle 
meteoriti che, a eccezione di alcune di dimensioni particolarmente rilevanti, si disintegrano per l'attrito con gli strati 
superiori.
L'atmosfera svolge anche un ruolo molto rilevante nella definizione della morfologia deòòa superficie terrestre: i moti, i fenomeni 
meteorologici, le reazioni chimiche che hanno luogo nella bassa atmosfera costituiscono una delle cause più importanti delle continue 
trasformazioni della litosfera e della idrosfera.  L'atmosfera interviene infatti in modo quasi esclusivo nei processi di 
erosione e di 
sedimentazione oltreché nel ciclo dell'acqua.
Composizione dell'atmosfera
Lo strato di atmosfera che circonda la Terra è estremamente 
sottile.  Se si considera solo la parte più densa che giunge sino a circa 60 km al di sopra della superficie terrestre, si ha uno spessore 
che è pari a solo un centesimo del raggio terrestre all'equatore, che è di 6.378 km. 
In realtà, non si può definire un vero e proprio limite superiore dell'atmosfera, ma solo una regione di transizione in cui essa si confonde 
con lo spazio interplanetario.  la composizione chimica e le caratteristiche fisiche 
dell'atmosfera variano secondo la quota.  La composizione dell'atmosfera tra il suolo e 10-12 km può però considerarsi pressoché costante e 
formata da un miscuglio di gas tra i quali dominano nettamente l'azoto e l'
ossigeno.  Nell'atmosfera, in prossimità del suolo, sono pure presenti in tracce di 
poche parti per miliardo (ppb=parts par billion) in volume: ossido di carbonio CO (190 ppb), ozono O³ (40 ppb), ammoniaca NH³ 
(4 ppb), biossido di azoto NO² (1 ppb), anidride solforosa SO² (1 ppb), cloro l² (0,6 ppb), ossido di azoto 
NO (0,5 ppb), solfuro di idrogeno H²S (0,05 ppb), iodio I² (0,01 ppb).  Le loro concentrazioni possono subire fortissime 
variazioni in ragione dell'inquinamento atmosferico. 
Pressione atmosferica
Peso esercitato sull'unità di superficie dalla colonna d'aria al di sopra del punto che si considera. 
Al livello del mare, si assume come pressione normale il valore di 1033 kg/cm², equivalente al peso di una colonna di mercurio alta 760 mm e 
agente su un cm² di superficie. La pressione atmosferica viene generalmente misurata in millimetri di mercurio o millibar. Un millibar (mb) è 
un millesimo di bar. Un bar è la pressione esercitata da 750,06 mm di mercurio (mmHg) alla temperatura di 0°C (760 mm di mercurio corrispondono 
a 1.013 millibar). La pressione atmosferica è un importante fattore che influenza l'andamento del tempo meteorologico e che svolge pure un ruolo 
nella sua previsione. 
Umidità atmosferica
Ai costituenti dell'atmosfera va aggiunta l'acqua che, sotto forma di vapore e di nubi, ne rappresenta circa lo 0,33% della massa totale e determina 
la cosiddetta umidità atmosferica.  la presenza dell'acqua è l'elemento determinante ai fini della considerazione dei fenomeni meteorologici. Anche 
l'umidità atmosferica varia con la quota.  Al livello del suolo e in prossimità di esso la quantità di vapore acqueo dipende dalle condizioni climatiche 
e dalla posizione geografica e può raggiungere una percentuale in volume pari al 4%. Nei primi 8 km di atmosfera l'umidità varia, nelle zone temperate, 
da 6,8 a 0,1 g/m³. La diminuzione continua sino a circa 15 km, dove si ha uno strato molto secco. Da 15 a 30 km si ha un certo aumento con la presenza 
di un tipo particolare di nubi, le nubi madreperlacee, che si formano tra i 25 e i 30 km. Una certa quantità di umidità è presente anche a un'altezza 
di circa 80 km, dove si osservano talvolta le cosiddette "nubi nottilucenti". 
Elettricità atmosferica
L'atmosfera è sede di un campo elettrico, cioé è una zona di spazio dove si risente l'azione di forze elettriche. Tale campo è prodotto dalle cariche 
elettriche negative accumulate sulla Terra e dalle cariche, costituite soprattutto 
da ioni positivi, presenti nell'aria.  La struttura del campo elettrico atmosferico è soggetta a notevoli e brusche variazioni per effetto delle pereturbazioni 
atmosferiche. La capacità dell'aria di poter condurre la corrente elettrica varia poi notevolmente con l'altezza. Tale conducibilità è bassa in prossimità del 
suolo, ma aumenta rapidamente con l'altezza per effetto della ionizzazione dell'aria prodotta dalle radiazioni cosmiche.  Negli strati superiori è addirittura 
presente una zona in cui i gas sono ionizzati e che quindi ha un'altissima conducibilità elettrica. 
Temperatura atmosferica
Il calore dell'atmosfera è dovuto all'irraggiamento solare.  Il 30% della radiazione solare viene riflesso e diffuso nello spazio esterno dalle nubi; il restante 
viene assorbito dall'aria e dalla superficie terrestre. L'atmosfera ha anche un'azione selettiva sulle radiazioni solari. L'aria è infatti trasparente alla rediazioni 
dello spettro visibile, da 400 a 700 nm, e alle radiazioni delle cosiddette finestre radio, radioonde di lunghezza d'onda compresa tra alcuni millimetri e alcune 
decine metri.  L'assorbimento dei raggi ultravioletti (lunghezza d'onda inferiore a quella del visibile) 
avviene nell'alta atmosfera e vi provoca un tipico riscaldamento.  La radiazione infrarossa (lunghezza d'onda superiore a quella del visibile), fortemente calorifica, 
viene invece assorbita nella zona più bassa dell'atmosfera dall'anidride carbonica e dal vapore acqueo presenti vicino alla superficie terrestre. Queste due sostanze 
si comportano come il tetto di vetro di una serra e favorisce l'immagazzinamento di calore in prossimità del suolo.  Questo effetto, noto come "effetto serra", contribuisce notevolmente a determinare la temperatura diurna sulla superficie terrestre, che risulta in media di 
circa 20 °C, mentre senza di esso dovrebbe essere di circa -23 °C.  La trasmissione del calore tra suolo e atmosfera avviene per moti convettivi verticali.  La temperatura dell'aria è variabile fortemente con l'altezza; fino a una quota di 10-12 km diminuisce 
regolarmente di 0,5-0,7 °C ogni 100 m sino a raggiungere -55 °C circa; da 12 km a 50 km aumenta sino a raggiungere 0 °C circa.  Da questo punto la temperatura riprende 
nuovamente a diminuire sino a giungere a valori tra -70 e -100 °C a 80-90 km di quota.  Ha allora inizio un rapido aumento che raggiunge negli strati atmosferici più 
alti i 1.000-2.000 °C circa.  Data però l'estrema rarefazione delle molecole a queste altezze, il termine temperatura non ha riferimento alcuno con sensazioni fisiologiche, 
me è correlato unicamente all'energia di agitazione termica delle singole molecole.  Il modo in cui varia la temperatura con l'altezza viene usato per definire i diversi 
strati dell'atmosfera stessa.  
Tale suddivisione, adottata dall'Unione Internazionale di Geodesia nel 1951, è: 
troposfera, 
tropopausa, 
stratosfera, 
stratopausa, 
mesosfera, 
mesopausa, 
termosfera, 
termopausa, 
esosfera.